Gravita' ma meglio i fotoni.

From: simone gilardoni <simone.gilardoni_at_cern.ch>
Date: 1998/08/20

Valter wrote
> >
> Ciao, volovo solo fare critiche costruttive, sia chiaro.

Nessun dubbio su questo, anzi ben vengano le critiche come le tue,
cosi' ricomincio ragionare su cose un po' diverse da quelle che faccio
adesso.

> Si e' proprio quello che intendevo! (comunque mi pare che il discorso
> diventi piu' filosofico che fisico in questo punto, perche' mancano le
> definizioni fisiche).

Concordo pienamente !!
 
> Anche io sono abbastanza arrugginito, non ti preoccupare!
> E di frequenze di Rabi non so proprio nulla...
> Pero' riguardo a queste ultime cose che dici, ti dico quello che so
> riguardo al campo "di una sola particella".
>
> Se prendiamo uno stato ad una sola particella (anche un vero stato
> normalizzato) e calcoliamo il valore medio dell'operatore di campo
> su tale stato, si vede subito che questo vale ZERO, lo stesso se
> prendi uno stato che contiene un numero FINITO di particelle.
>
> Questo perche' quando medi gli operatori di distruzione e creazione
> ottieni evidentemente ZERO (per esempio il distruttore toglie
> una particella al ket di destra e quando fai agire il bra a sinistra
> ottieni un prodotto scalare di due vettori ortogonali).
>
> In questo senso NON E' POSSIBILE ASSOCIARE UN CAMPO (= valor medio
> dell'operatore di campo) A STATI CONTENENTI UN NUMERO FINITO DI
> PARTICELLE. L'unica possibilita' nota e' quella di prendere
> "stati coerenti", cioe' autovettori dell'operatore di distruzione.
> Come ricorderai, si tratta di stati con un'infinita' di particelle
> (tanto che toglierne una con un distruttore, non cambia lo stato!).


Tutto chiaro nel tuo discorso, grazie per avermi ricordato cose che
dovrei ricordare sempre. Il problema e' che non riesco allora a
spiegarmi come verificare se c'e' o no un singolo fotone in una cavita'
con una misura sul campo EM.
Come e' stato messo li' il fotone diciamo poco importa, se vi fidate vi
dico io che e' possibile.Comunque esiste una teoria dell'elettrodinamica
quantistica in cavita' sviluppata da Rabi che pero' temo che in italia
sia poco nota e che coinvolge atomi di Rydberg (spero che si scriva
cosi', non ricordo) e cavita' risonanti.
Una volta messo il fotone nella cavita' che tipo di misura si puo' fare
su quel fotone? Il fatto di applicare un operatore in MQ si traduce poi,
anche se abbastanza grossolanamente, in una misura sperimentale da cui
si ottiene il valore medio della grandezza associata all'operatore. Ora,
se si fa una misura del campo nel vuoto (cioe' zero fotoni e zero atomi
quindi niente emissione spontanea che potrebbe infastidire) si ottiene
zero per il campo. Stessa cosa con stati a numero finito di fotoni.
Quindi una misura fatta per vedere se c'e' campo oppure no non puo' dare
nessuna informazione sulla presenza di un solo fotone.
L'unico modo per fare una misura allora e' quello che gia' conosco
legato a come e' stato messo li' il fotone e che dice, barbaramente, che
in cavita' c'era un fotone una volta che questo fotone in cavita' non
c'e' piu'.

Pazienza, se avete idee ben vengano.
Ciao
Simone
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