Oriente e Occidente

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/06/24

Stefano ha scritto:
> La lettera di Carlo Pierini riportata da Davide Fasolo e il
> commento di Roberto Piccoli mi offrono la possibilita' di
> proporre la discussione su un argomento che sento come
> importante: la contrapposizione tra "pensiero scientifico
> occidentale" e "filosofia orientale". Contrapposizione che,
> tra l'altro, la New Age invita a superare sostenendo che la
> fisica moderna pi� avanzata (in particolare la meccanica
> quantistica), la psicologia Junghiana ed il pensiero
> tradizionale orientale si confermerebbero e sosterrebbero a
> vicenda.
> ...
> Uno "storico" testo divulgativo da cui sto traendo
> attualmente informazioni e' "Il Tao della fisica " di F.
> Capra.
Quello che penso di questo libro l'ho gia' scritto (mi pare in
it.scienza, o in questo NG) e non vorrei ripeterlo.

> La mia attuale opinione e' che i due atteggiamenti filosofici
> di cui sopra, quello orientale e quello occidentale, facciano
> riferimento a due diversi ambiti dell'umana esperienza del
> mondo; non contrapposti ma neppure necessariamente
> sovrapponibili o in accordo, ma che si occupano
> sostanzialmente di realt� completamente diverse:
> ...
> Ma non diventa una inutile forzatura voler sostenere che la
> realt� fisica avrebbe una struttura "indeterminata" analoga a
> quella intuitiva, irrazionale, immediata, non analitica
> ecc... forma di conoscenza che abbiamo della nostra
> interiorita'?
>
> Quello, poi, che io credo falsifichi la nuova visione del
> mondo che sembra essere attualmente in corso di sviluppo �
> una certa confusione che mi sembra di cogliere in tutto
> questo voler contrapporre ad un presunto freddo "materialismo
> deterministico" un vago concetto di "spiritualita'".
> ...
> Mi scuso ancora una volta per la prolissita' e per non aver
> mantenuto completamente fede al proposito di non difendere
> opinioni personali, ma almeno ho distinto le due cose...
C'e' un vantaggio: che mi posso risparmiare di aggiungere di mio, visto
che sono pressoche' completamente d'accordo con quello che scrivi.
Per me esiste solo un problema: perche' accade questa confusione? Scarsa
chiarezza di idee? Tentativo di portare acqua alla propria tesi?
Riflesso della sostanziale inadeguatezza dell'educazione scientifica?
Pretesa di una certa cultura "umanistica" di poter trattare e
comprendere cose che in realta' sono al di fuori del proprio orizzonte?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Wed Jun 24 1998 - 00:00:00 CEST

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