[it.scienza.fisica 18 Oct 2016] Pangloss ha scritto:
> ....
> Mi risulta che l'attuale forma delle equazioni di Maxwell con i campi E,D,B,H
> (e con un significato fisico ben diverso del campo D rispetto all'obsoleto
> "displacement" di Maxwell) sia stata sviluppata indipentemente prima da Hertz
> (in forma scalare) e poi da Heaviside (in forma vettoriale).
> Nell'ottocento non si era ancora creata l'attuale eccessiva frattura tra fisici
> "teorici" e "sperimentali". Non riesco pero' a trovare sul web i lavori teorici
> di Hertz: qualcuno riesce a trovare un link?
Ho finalmente trovato alcuni riferimenti riguardanti i lavori teorici di Hertz.
Nel 1884 Hertz pubblica sui Wiedemann's Annalen l'articolo:
"On the relations between Maxwell's fundamental equations of the opposite electomagnetics"
nel quale appaiono le equazioni di Maxwell per i campi E,D,B,H in coordinate cartesiane.
Queste equazioni si ritrovano poi sui Wiedemann's Ann. nell'articolo del 1890:
"On the fundamental equations of electromagnetics for bodies at rest"
I testi originali in tedesco di questi articoli sembrano introvabili in rete,
ma ho scoperto una raccolta di lavori di Hertz (tradotti in inglese e pubblicata
nel 1962 da Dover sotto il titolo "Electric waves") scaricabile qui:
http://n3ox.net/files/hertz_Electric_waves.pdf
Particolarmente interessante e' il Cap.XIII contenente l'articolo del 1890.
A pag.200-201 si trovano le equazioni del campo elettromagnetico (E,B) nel
vuoto, sotto forma di 8 equazioni scalari, traducibili nella forma moderna:
A*_at_B/_at_t = rot E A*_at_E/_at_t = rot B
div E = 0 div B = 0
dove A (dice Hertz) e' una costante avente dimensioni reciproche di quelle di
una velocita'. Alcuni problemi di segno dovrebbero essere dovuti al fatto che
Hertz fa uso di terne cartesiane sinistrorse.
Assai modernamente Hertz propone addirittura di buttarsi alle spalle il faticoso
cammino costruttivo e di postulare tale set di equazioni.
--
Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Tue Oct 25 2016 - 21:42:01 CEST