Re: Potenza di una corrente elettrica alternata vs. frequenza

From: Giovanni R. <ruffinogiovannige_at_gmail.com>
Date: Fri, 5 May 2017 00:19:06 -0700 (PDT)

Il giorno mercoledì 3 maggio 2017 01:30:02 UTC+2, Soviet_Mario ha scritto:
> On 26/04/2017 11.53, Elio Fabri wrote:
> > La mia opinione è che Soviet_Mario confonda due situazioni
> > del tutto
> > diverse.
> > La propoz. alla frequenza vale per i singoli fotoni.
> > Quando hai a che fare con sistemi macroscopici (come le
> > comuni onde
> > e.m. usate nelle comunicazioni di tutti i generi)
> > l'esistenza dei fotoni
> > è irrilevante.
>
> chiedo scusa, ma dall'alto (LOL :_)) della mia posizione
> privilegiata di OP, considero questa laconica spiegazione
> insufficiente a capirci alcunché.
> Ora è possibile che anche spiegando non capirei, anzi
> probabile, ma vorrei un tentativo di delucidazione.
>
> Qualcosa che mi faccia capire cosa succede (e QUANDO
> succede) che passando dal singolo corpuscolo che obbedisce a
> quella logica, al grande insieme che non obbedisce più
> (perché poi ? Ance questo non l'ho capito ...), la cosa.
> Cambia di colpo, in modo graduale, o non si sa ?
>
> Chiarisco i miei confusi dubbi.
> Ammettiamo che in un sistema microscopico E = E(f)
> Ammettiamo che in un sistema macroscopico E = const = E(f^0)
> E in un sistema "medio" ? E = ?
> Quando un sistema è medio ? Come lo potrei riconoscere ?
> Cioè, che scala ha ?
>
> >
> >> Invece,quando la potenza viene trasmessa tramite un campo
> >> magnetico
> >> variabile, solitamente in modo sinusoidale, ad esempio con le
> >> antenne, ma anche con i trasformatori, allora la potenza
> >> dipende dalla
> >> frequenza, e precisamente dal suo quadrato.
> > Questo in vece secondo me è puro nonsense.
>
> anche qui non ho capito, ma siccome non era il mio dubbio
> originale, non petulo :)
>
>
Rispondo a te che sei l'OP,
ma il post vale anche per Elio.
Riduciamo il discorso al trasformatore e alla saldatrice.
Vedere che le dimensioni di un trasformatore si riducono
all'aumentare della frequenza
è molto semplice.
Basta pensare all'espressione della fem:
al primario E1 = 4,44fBSN1
al secondario E2 = 4,44fBSN2
f frequenza, B induzione magn. che ha il limite superiore imposto dalla saturazione del materiale ferromagn. del nucleo
S sezione delle colonne sulle quali sono avvolti gli avvolgimenti
N1 n. spire primarie
N2 n. spire secondarie

E' subito evidente che aumentando f
possiamo ridurre la sezione delle colonne, oltre che N1, N2.
Diminuendo il n. spire si riduce anche l'altezza delle colonne,
e si può usare un filo con sezione maggiore,
capace di condurre una corrente più elevata.

Poi è noto che i trasformatori in America (60 Hz)
hanno dimensioni minori di quelli europei, a parità di potenza.
Ma questo è vero per tutte le macchine elettriche,
soprattutto per quelle rotanti,
ma anche per i diesel, o per le turbine,
che fanno girare gli alternatori.
Per questo motivo, anche sulle navi europee
(dove è prioritario ridurre i pesi e i volumi)
si preferisce la rete a 60Hz
per gli impianti.
Per le cabine passegeri ci sono delle linee a 50Hz,
ma con piccola potenza.

La saldatrice ad inverter
non da in uscita un'alternata,
ma una continua ottenuta con un ponte di Graetz
e un filtro.
(Esistono anche saldaterici con uscita
in c.a. ma sono meno efficienti di quelle in continua e poco usate).
L'alternata a frequenza elevata viene prodotta
dall'inverter all'interno, prima del trasformatore,
che è più piccolo di quello a 50Hz,
per i motivi detti sopra.
Dopo il trasformatore c'è il raddrizzatore,
all'uscita del quale anche il filtro
di livellamento è più piccolo di quello a 50 Hz
perché tra una semionda e la successiva
c'è un tempo minore.

   Giovanni
Received on Fri May 05 2017 - 09:19:06 CEST

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