Re: Come funziona la radioattività

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Mon, 05 Jun 2017 11:44:15 +0200

[Herbie:]
> Io avevo già postato a riguardo, comunque stiamo parlando di monitor
> della EIZO. Il loro documento sulla sicurezza è questo
> http://www.eizoglobal.com/press/releases/htmls/product_safety.html

Allora la tua domanda iniziale e` inutile. Il sievert (Sv) e`
un'unita` di misura non della radiazione prodotta da una
sorgente, ma del danno biologico associato a una certa
densita` di flusso di radiazioni, che ovviamente diminuisce
allontanandosi dalla sorgente. Quindi la cifra che ti hanno
fornito e` gia` intrinsecamente associata a una distanza
dalla sorgente, quella alla quale hanno eseguito la misura;
presumo che la misura sia stata fatta alla distanza tipica di
un utilizzatore di monitor (se il manuale del monitor
consiglia una distanza ottimale, probabilmente avranno usato
quella) per cui non devi fare nessun ulteriore calcolo per
capire quanta radiazione ti arriva, a meno che tu non stia
piu' vicino al monitor della distanza a cui hanno fatto la
misura.
Per quanto riguarda la causa della radioattivita`,
evidentemente i tizi si preoccupano (o presumono che la gente
si preoccupi) che polveri radioattive siano finite in qualche
modo dentro il monitor o incorporate nei materiali che lo
compongono. Piuttosto che chiedersi quanto sia plausibile che
succeda una cosa del genere, hanno misurato per tagliare la
testa al toro. Dopo tutto, tracce di radionuclidi stanno un
po' ovunque, sempre.

> Teoricamente dovrebbe tranquillizzare chi lo legge, ma alla fine hanno
> scritto che per loro vanno bene prodotti sotto 0.2μSV/ora, che sono
> 1.752mSV/anno, quando per le norme italiane il limite è 1mSV/anno.

Se stai davanti al monitor 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

> Stiamo parlando di radiazioni molto basse, ma se il limite è stato
> messo a 1 ci sarà anche un motivo...

In radioprotezione si ipotizza che il danno biologico
(rischio di tumore, sostanzialmente) sia direttamente
proporzionale alla quantita` di radiazione assorbita (in Sv),
non perche' sia stato dimostrato che e` cosi' (che io
sappia), ma perche' e` l'ipotesi piu' pessimistica e quindi
prudente. In base a quest'ipotesi, meno radiazione assorbi,
meglio e`: qualunque limite e` arbitrario. Il vero scopo di
questi calcoli di radioprotezione e` di consentire di
stimare, ad esempio, se fare una radiografia conviene o no,
confrontando il beneficio diagnostico con un danno stimato.

> Così come trovo un po' ridicolo che per i lavoratori del nucleare il
> limite sia 20mSV/anno... perché, non sono esseri umani come gli altri?

Evidentemente i limiti legali, almeno quando si tratta di
esposizioni ambientali, vengono fissati tenendo conto non
solo del rischio per la salute ma anche della praticita`.
Fissare un limite che non si riesce a rispettare non serve a
nessuno. Io per esempio sono abbastanza convinto che
l'inquinamento atmosferico nelle citta` sia discretamente
nocivo anche quando e` sotto il limite di legge, ma d'altra
parte abbassare il limite equivarrebbe a proibire la
circolazione di automobili, camion e autobus.

Ciao
Paolo Russo
Received on Mon Jun 05 2017 - 11:44:15 CEST

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