Alan Ford ha scritto:
> Se si calcola il vettore di Poynting usando questa espressione, e
> poi si pone w = 0, cosa si ottiene ?
> I vettori costanti nel tempo come li trattate ?
Dal modo come poni le domande, non capisco se sono domande serie.
Non hai mai sentito parlare di quella tecnica, in uso corrente forse
da un secolo per studiare i circuiti in alternata?
Ora non vorrei immergermi in una spiegazione, che potrebbe anche
essere superflua se la tua domanda era ironica.
Dico solo che FM fa una gran confusione tra due specie di vettori.
Una cosa sono i "vettori" rotanti o non rotanti nel piano, usati per
rappresentare grandezze che variano in modo sinusoidale nel tempo
(quei "vettori" non sono altro che numeri complessi).
Un'altra sono i vettori della fisica (forze, velocità, acelerazioni,
campi elettrici o magnetici).
Tra l'altro questi sono in generale vettori in uno spazio 3D, non nel
piano.
Mentre i vettori (n. complessi) si moltiplicano secondo la regola di
moltiplicazione dei complessi (prodotto dei moduli, somma degli
argomenti), i vettori che per brevità chiamo "fisici" non si possono
moltiplicare in quel modo, ma hanno invece due tipi di prodotti, che
non hanno niente a che vedere con quello:
- il /prodotto scalare/, che da due vettori fornisce appunto uno
scalare (numero)
- il /prodotto vettore/, che invece fornisce un vettore, secondo una
regola che non sto a descrivere.
Il vettore di Poynting è appunto il *prodotto vettore* di E e H, a
parte un fattore scalare moltiplicativo, che dipende dal sistema di
unità.
Chi queste cose le conosce avrà notato parecchie semplificazioni e a
rigore anche inesattezze.
L'ho fatto per rendere le cose accessibili in breve a chi ne sa poco.
Non a FM, che è irrimediabilmente sordo e cieco a tutto questo.
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Elio Fabri
Received on Sat Feb 25 2017 - 17:20:08 CET