Re: Secchio rotante

From: JTS <pireddag_at_hotmail.com>
Date: Fri, 30 Jun 2017 19:37:58 +0200

Am 30.06.2017 um 13:36 schrieb Soviet_Mario:

> Ora se nel tuo secchio metti invece che una singola sostanza, un sistema
> eterogeneo, fatto di particelle di diversa densità (per semplicità
> granellini sferici di uguali dimensioni tali che differiscano solo per
> densità) che fluttuano nel mezzo, queste si separano e si stratificano
> in gusci conici (_at_) ricalcando le densità in modo decrescente
> dall'esterno verso l'interno.
> Ora non penso che l'osservazione di questo fenomeno possa dipendere da
> come scegli il sistema di riferimento,

Parto da qui. L'esempio del secchio rotante e' stato usato per discutere
sulla necessita' di un sistema di riferimento per definire la rotazione.
L'argomento lo conosco in maniera superficiale. La posizione di Newton
era la tua: il fatto che le particelle si stratifichino e' prova che la
rotazione e' definibile senza bisogno di un sistema di riferimento. La
posizione di Mach, invece, e' che la stratificazione non e' una prova
sufficiente per dimostrare il moto assoluto: si tratta di moto relativo
rispetto alle "stelle fisse" (diciamo, al sistema inerziale definito
dalla distribuzione della materia nell'universo).


>
> io sicuramente non ho capito bene la domanda, ma giusto pochi giorni fa
> parlavo con un collega Fisico e Chimico (praticamente un'enciclopedia
> vivente) e mi ha spiegato qualitativamente proprio che il concetto di
> velocità è sempre relativo alla scelta di un sistema di riferimento (*)
> mentre quello di accelerazione è assoluto, in qualsiasi sistema di
> riferimento (sempre inerziale), perché nel primo non operano forze, nel
> secondo si.

Qui secondo me bisogna specificare meglio.

Questa e' una citazione da Newton che ho tratto da Wikipedia
(https://en.wikipedia.org/wiki/Inertial_frame_of_reference):
  "If bodies, any how moved among themselves, are urged in the
direction of parallel lines by equal accelerative forces, they will
continue to move among themselves, after the same manner as if they had
been urged by no such forces."
      "Isaac Newton: Principia Corollary VI, p. 89, in Andrew Motte
translation


Secondo Newton se tutte le particelle che compongono un sistema sono
soggette alla stessa accelerazione, non e' possibile accorgersene con
misure fatte sul sistema stesso. Applicando le leggi di Newton mi sembra
ci si arrivi con pochi passaggi.

> Quindi il campo di accelerazioni in sé (per il poco che so) non lo vedi,
> ma salta subito all'occhio il CAMPO DI FORZE e i loro effetti osservabili.


Secondo me quindi nel caso di accelerazione uniforme per tutte le
particelle il campo di forze non ha effetti osservabili sul loro moto
relativo.

Ma in un sistema in rotazione le particelle sono sottoposte ad
accelerazioni non uniformi.

Allora, mettiamola cosi': perche' Mach ha discusso la rotazione e non,
per esempio anche l'accelerazione lineare variabile con la posizione,
che porta ad una deformazione dei corpi. Secondo Mach anche la
deformazione in questo caso puo' essere definita solo rispetto al moto
medio della materia dell'universo?



> P.S.
> (_at_) Divago un momento. Prima ho detto conici, perché A OCCHIO guardando
> le provette centrifugate, paiono superfici dal profilo piatto, ma non
> sono sicuro ...
> In un secchio rotante con velocità angolare costante, attorno ad un asse
> parallelo alla direzione del campo di gravità, che profilo assume il
> "menisco", osssia l'intera superficie superiore dell'acqua ?
> Non mi interessa il nome del solido di rotazione, basta il nome della
> curva che si ottiene sezionando la superficie con un piano passante per
> l'asse di rotazione.
>
> G_M_P
>



E' una parabola. Il calcolo piu' facile lo fai fingendo che la forza
centrifuga sia derivabile da un potenziale.

---
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Received on Fri Jun 30 2017 - 19:37:58 CEST

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