Am 30.07.2017 um 15:42 schrieb Elio Fabri:
> Ma mi sono andato a rileggere Bell e ho lelto le prima pagine di
> Miller.
> Solo le prime pagine, perché ho deciso che il punto di vista
> costruttivo non mi convince.
> Ora cerco di spiegare brevemente perché.
Grazie per la discussione dettagliata. In realta' speravo un po' anche
su questa, un altro messaggio sul tema che avevo inviato non aveva
ricevuto risposta (forse anche perche' avevo scelto un titolo poco chiaro).
Scelgo di non entrare nel dettaglio, dico solo che io ho trovato
l'approccio molto stimolante (mi ha stimolato a pensare), e sebbene tu
lo trovi criticabile mi pare tu non ci abbia trovato errori di fisica
(il nome di John Bell e' gia' buon segno, l'articolo ha passato indenne
quaranta anni di esame pubblico e per quanto riguarda l'articolo su AJP
mi aspetto un lavoro rigoroso dei referees: ma un'opinione personale e'
un'altra cosa).
Per quanto riguarda il calcolo
> Perciò niente ti vieterebbe di fare il conto che dici, per un
> "osservatore" (io odio questa parola!) accelerato.
> Sarebbe molto più complicato di quello già complicato per un moto
> uniforme, ma si farebbe secondo le stesse linee.
> Non ho idea se qualcuno l'abbia fatto (cosa che finalmente risponde
> alla tua domanda iniziale :-) ).
>
il mio sospetto che la differenza cruciale fra l'ossevatore accelerato e
quello inerziale sia la sincronizzazione sta cominciando ad avere piu'
punti d'appoggio (nota che non ho mai preso in mano seriamente un libro
di relativita', sono andato in maniera perlopiu' selvaggia ... di
letteratura standard ho letto le pagine del Berkeley - non mi ricordo se
volume uno o due e di solito la spiegazione del paradosso dei gemelli
con i diagrammi di Minkowski la salto a pie' pari perche' non mi piace e
basta!).
Comunque per i punti d'appoggio.
1) La sincronizzazione almeno nel caso standard (termine -gamma*x/c^2
nelle trasf. di Lorentz) sembrerebbe essenziale per la simmetria degli
osservatori inerziali. Nota a parte, scollegata: qui intendo ancora
inviare all'ng un messaggio sul tema sincronizzazione, non lo ho fatto
finora perche' vorrei districarmi prima in quello che succede quando si
usano sincronizzazioni non standard - vorrei verificare se e come si
ottiene in questo caso la simmetria degli osservatori inerziali. Ma ho
bisogno di tempo per questo.
2) Il calcolo del tempo segnato dal gemello viaggiante e' corretto
considerandolo in ogni istante nel corrispondente sistema inerziale.
Questo sembra indicare che il calcolo del fattore gamma non debba
cambiare nel caso in cui si voglia tenere conto dettagliatamente
dell'accelerazione.
3) Quello che succede nel caso semplificato di gemello viaggiante che
cambia improvvisamente direzione e' che la sincronizzazione "flippa"
istantaneamente. Ed e' l'unica cosa che cambia se non sbaglio.
4) Pensando alla sincronizzazione nel caso del riferimento accelerato,
si capisce che non possa essere uguale a quella del sistema di
riferimento inerziale nel seguente modo (qui dovrai scusarmi se lascio
da parte completamente il rigore dell'argomentazione e la precisione
della terminologia, la ragione e' che non ho le idee chiare, ma spero
che le idee che ho in mente vadano in una direzione giusta); mentre il
fattore gamma e' una cosa "locale", cioe' si puo' calcolare considerando
come vanno le cose in un intervallo molto piccolo di tempo, la
sincronizzazione no: bisogna lanciare un segnale di luce e aspettare che
ritorni. Per questo motivo ci vuole per forza un tempo finito e in
questo tempo finito il sistema di riferimento ha accelerato, per cui la
sincronizzazione non puo' essere la stessa che nel sistema inerziale e
avra' una diversa dipendenza dalla posizione x che nel caso del rif.
inerziale.
Mi fermo qui: il prossimo passo e' tentare il calcolo.
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Received on Mon Jul 31 2017 - 20:59:23 CEST