Re: Curiosita' pericolose
Il giorno lunedì 14 agosto 2017 17:20:03 UTC+2, Elio Fabri ha scritto:
> lino.zamboni_at_gmail.com ha scritto:
> > Il pericolo e' per me che non sono sufficientemente preparato in
> > certe materie.
> Non è un pericolo: è una certezza. sei condannato a prendere fischi
> per fiaschi, a perdere tempo su cose per te del tutto inutili.
> Ma ormai so bene che è inutile dirtelo :-(
Inessenziale ai fini della discussione.
>
> > Sto' "masticando" un po' dei primi elementi di R.G.
> Giusto per fare anche il "maestrino": "sto" si scrive sanze alcun
> accento a apostrofo.
Inessenziale ai fini della discussione.
Non sono l'unico a fare errori di distrazione (sanze??).
> > concetti preliminari, covarianza, geometria di Riemann, geometria
> > differenziale assoluta (abbastanza noiose le trasformazioni da un
> > sistema di riferimento ad un altro), tensore metrico, tensore
> > energia-impulso, etc...
> Tutta fatica inutile.
> Mentre manca tutta la *fisica* della RG.
> Non so doeve stai studiando,ma purtroppo quel tipo di approccio è
> stato pressoché universale fino a meno di 50 anni fa.
> Poi le cose sono cambiate, ma ancor oggi è normale trovare trattazioni
> che fano perdere completamente la fisica sotto della matematica
> indigesta.
> Indigesta anche a causa della formulazione antiquata.
C'e chi ha un buon apparato digerente.
> Tanto per mostrare la differenza tra il modo di porsi (scientifico)
> del sottoscritto e i voli che tu (non solo tu) ami fare, dichiaro che
> di tutti questi tipi di buchi neri e relative metriche il solo che
> posso dire di conoscere bene è quello di Schwarzschild: niente mom.
> angolare né carica.
> Kerr-Newman, coi casi particolari di Kerr (Q=0) e di
> Reissner-Nordstrom (S=0) li conosco, ma non li ho mai studiati e
> capiti decentemente.
Da quello che ho recentemente letto i buchi neri di Schwarzschild sono
un buon esercizio teorico di cui immagino una non facile realizzazione.
(momento angolare nullo durante la formazione della stella che poi li genera!).
L'oggetto di Kerr e' probabilmente il piu' realistico.
Degli altri,per quanto ho letto, non si ha notizia (che non sia teorica).
Anch'io devo ancora capire molto rispetto a questo argomento, ma posso
(se la curiosita' permane)continuare a studiare.
>
> Prendiamo l'esempio più semplice: quello di un buco nero con S=0, Q=0,
> detto "di Schwarzschild".
> Quando dico "geometria di Schw." penso alla strttura *intrinseca*
> dello spazio-tempo, simile a quando dico "geometria euclidea".
>
> Poi uno spazio euclideo, così come una geom. di Schw., può essere
> descritta, studiata, usando diversi tipi di coordinate.
> Per es. nel caso di Schw. ci sono quelle comunemente dette di Schw.
> (sebbene questo sia storicamente inesatto: nel suo primo articolo
> Schw. usò coordinate diverse; quelle oggi note sono dovute a Hilbert).
> Poi ci sono quelle di Eddington-Finkelstein, quelle di Novikov, quelle
> di Kruskal-Szekeres, e non so quante altre.
> Tutte descrivono lo stesso identico spazio-tempo, ma la metrica viene
> rappresentata in modo diverso a seconda delle coordinate.
> Per cui si parla di "metrica di Schw.", "metrica di
> Eddington-Finkelstein", ecc. ma la geometria sottostante è sempre la
> stessa.
Verissimo, il proliferare di sistemi di coordinate diverse ai fini(credo)
di ottimizzare o rendere possibile una specifica soluzione, possono far
perdere la connessione con la realta' sottostante.
> > Il pensare il campo elettrico come "rappresentato" in termini di
> > fotoni virtuali nella F.Q. (Fisica Quantistica), e come espressione di
> > una opportuna metrica nella R.G. mi crea non poche perplessita' e
> > curiosita'.
> Purtroppo il post nel quale rispondevo al tuo del 31/7, e dove
> discutevo questa leggenda dei "fotoni virtuali", si è perso chissà
> dove :-(
Si, in quel post, se non ricordo male, facevi riferimento al metodo perturbativo
e relativi diagrammi di Feynman. Da quel poco che hai detto mi sembra che considerassi i fotoni virtuali come entita' matematiche e non come entita' fisiche (ma puo' darsi che ho inteso male).
>
> > Ora mi ritiro nella mia gabbia di Faraday e scoppi la tempesta.
> Quello che poteva aver senso dire, l'ho detto.
> Ma tanto tu stai in una gabbia di Faraday mentale, ossia di quello che
> pensano altri te ne fai un baffo.
Non mi sembra di aver mostrato segni di chiusura mentale, ho solo espresso la
mia insufficiente preparazione in certi argomenti (chi sa e capisce tutto scagli la prima pietra)e ho sostenuto a volte tesi non allineate a quanto affermavi(forse e' questo il problema).
> lino.zamboni_at_gmail.com ha scritto:
> > Il legame tra carica e massa non e' cosi' diretto.
> > Nel caso dell' elettrone, fin dai tempi antecedenti a Fermi
> > (e Fermi stesso) avevano teorizzato di spiegare la massa dell' elettrone
> > tramite il campo elettromagnetico relativo.
> Eccolo di nuovo che prende il volo :-(
> Stai pasticciando tra due problemi del tutto diversi, anche se
> riguardano entrambi la massa dell'elettrone.
>
> Il primo non solo precede Fermi (che non so se se ne sia mai occupato)
> ma anche Einstein.
Ti inviterei a leggere i files di cui ho dato riferimento a JTS.
la mia era solo la citazione di problemi, su cui lo stesso Fermi aveva
lavorato, che presentavano difficolta' poi superate da Feynman.
Mi sembrava opportuno citare, non affrontare quanto sopra.
> Elio Fabri
Lino
Received on Wed Aug 16 2017 - 17:03:34 CEST
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