Re: Bell e la "contrazione effettiva"

From: JTS <pireddag_at_hotmail.com>
Date: Tue, 29 Aug 2017 12:14:55 +0200

Am 28.08.2017 um 21:12 schrieb Elio Fabri:

>
> Invece di partire con le due astronavi come dice Bell, pensiamole
> entrambe in moto iperbolico (chi non sa che cosa sia, cerchi
> d'informarsi, o se no aspetti...). Ma non con la stessa accelerazione
> propria; invece con accel. scelte in modo che la distanza propria tra le
> due astronavi resti costante.
> In queste condizioni il filo non ha alcun motivo di rompersi.
> PerĂ² i motori debbono applicare forze diverse alla astronvai, per dar
> loro (se hanno la stessa massa) le acelerazioni richieste, *che sono
> diverse*.
>

Questa affermazione mi ha incuriosito. Ad intuizione, la ragione per cui
le accelerazioni sono diverse anche se la distanza propria e' costante
dipende dal fatto che in un sistema di riferimento accelerato la
simultaneita' dipende dalla coordinata spaziale (mi tengo sul vago, non
ho mai fatto i calcoli a proposito). Ti sembra sensato? (Mi basta una
risposta sintetica, le cose mi diventeranno piu' chiare quando -spero-
mi saro' districato fra i calcoli).
Received on Tue Aug 29 2017 - 12:14:55 CEST

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