redituscibien_at_gmail.com ha scritto:
> sappiamo che un oggetto in moto se misurato dà un valore diverso che
> a riposo a causa della relatività della simultaneità.
Non solo... la giustificazione è alquanto più complessa.
Vedi ad es.
http://www.sagredo.eu/PI-14-fismod/Pisa-2014-fismod-2.pdf
alle pagine da 25 a 30 (ma sarebbe meglio leggere da pag. 17).
> Per contrazione effettiva intendevo una contrazione vera e propria a
> livello microscopico, atomico o addirittura Quantico. Un equilibrio
> fra forze attrattive e repulsive che viene influenzato dal movimento,
> e riduce lo spazio fra i componenti della materia.
Ho capito.
Ma che altro tipo di contrazione ci può essere?
> Questo è quello che intendeva Bell da quello che ho capito. La causa
> sarebbe la velocità.
Semplifichi sempre un po' le cause :-)
Comunque il discorso di Bell è più articolato.
In un certo senso lui contrappone l'approccio di Lorentz a quello di
Einstein.
Lorentz ragiona come hai detto, e *non c'è niente di sbagliato*.
Bell fa l'esempio semplicissimo di un atomo d'idrogeno classico, e
mostra (ma non fa il conto: lo delega a un computer :-) ) che
l'orbita dell'elettrone diventa un'ellisse schiacciata lungo l'asse z.
> Io non condivido, in tal senso andiamo verso la concezione di moto
> assoluto
Non capisco che cosa ci possa essere da condividere o da non
condividere.
O dimostri che quel calcolo è errato, o lo devi accettare.
Il moto assoluto non c'entra niente, e del resto Bell spende un po' di
parole a spiegare che *in ogni caso* non c'è modo di sapere se si
muove l'atomo o l'osservatore.
Tutto il contrario di un moto assoluto.
Poi spiega la visione di Einstein: prendendo come postulato il
principio di relatività, le cose debbono andare in quel modo, senza
bisogno di conti espliciti.
Ma se poi ci fossero prove sperimentali in contrario, il PR dovresti
buttarlo nel cestino.
La differenza, che a quanto pare ti è sfuggita, è questa.
Se ragioni alla Lorentz, per ogni sistema fisico devi conoscere in
dettaglio tutte le forze e interazioni che lo fanno essere quello che
è, e verificare che per tutte si produce la contrazione.
Lorentz era ben lontanto da questo: conosceva solo le eq. di Maxwell,
e in effetti per le eq. di Maxwell tutto funziona (infatti sono
invarianti per trasf. di Lorentz).
Bell osserva che poi bisogna conoscere le forze nucleari, la mecc.
quantistica, ecc. ecc.
L'approccio di Einstein rovescia il discorso: visto che *tutti i fatti
sperimentali* confermano il PR, è necessario che tutte le leggi
fisiche, anche quelle che ancora non conosciamo, debbano essere
invarianti per trasf. di Lorentz (che a questo punto è ironico chiamare
"di Lorentz", visto che sono rimaste tali come formule, ma sono
tutt'altro come interpretazione).
C'è un solo punto in cui dissento da Bell, ed è quando scrive
"And it is often simpler to work in a single frame,
rather than to hurry after each moving object in turn."
Non so perché l'abbia scritto, dal momento che non poteva non sapere
che è vero il contrario.
Faccio un unico esempio: quello dell'atomo d'idrogeno in m.q.
La soluzione del problema quando il protone è fermo è abbastanza
semplice (almeno finché ci si limita all'appross. non relativistica,
che è largamente sufficiente se non si cerca una precisione elevata).
Si trova su tutti i testi di m.q.
Ora pensiamo a un atomo che viaggia nel laboratorio) a velocità
dell'ordine di c.
Secondo Bell, è meglio non "hurry after it"; è meglio fare i calcoli
nel rif. del laboratorio.
E' una parola!
Hai un problema di tutt'altra difficoltà.
1) Non è chiaro che cosa si sta cercando, sicuramente non gli stati
stazionari.
2) Infatti questi non esistono: se assumi un moto prestabilito per il
protone, la hamiltoniana dell'elettrone dipende esplicitamente dal
tempo. E già questa è una complicazione sostanziale.
3) Nel rif. del laboratorio l'elettrone, per restare legato al nucleo,
dovrà muoversi a velocità relativistica.
Quindi la semplice eq. di Schroedinger non basterà: si dovrà lavorare
con l'eq. di Dirac, per di più in campo esterno dipendente dal tempo.
Non ho idea di come si potrebbe fare, se non basndosi sul fatto che
(grazie al PR) la soluzione la sappiamo, e ci può forse suggerire
qualche scorciatoia, qualche semplificazione.
Non so se qualcuno ci abbia mai provato, ma ha l'aria di un esercizio
masochistico :-)
--
Elio Fabri
Received on Wed Aug 30 2017 - 22:07:49 CEST