Re: Curiosita' sul fondo di radioattivita' naturale

From: Roberto Deboni DMIsr <news_at_analisienergie.it>
Date: Mon Sep 18 03:41:01 2017

On 26/08/17 01:27, Valerio Della Piana wrote:
> Ho una curiosita', e questo credo sia il posto giusto dove togliermela.
>
> Il fondo di radioattivita' naturale ci investe con circa 3 mSv ogni anno.
> Significa che in una vita media di 70 anni abbiamo assorbito, volenti o
> nolenti, 210mSv.

Il simbolo Sv (l'ho corretto in tutto il suo testo per una migliore
comprensione nel seguito della discussione) e non S; suppongo che si
riferisca al Sievert:

https://en.wikipedia.org/wiki/Sievert

> Questi 210mSv vanno sommati ad altre esposizioni avute nel corso
> della vita: radiografie, TAC, raggi cosmici presi in aereo, etc.
>
> Oltre una certa soglia di mSv diventa sempre piu' probabile l'insorgenza
> di leucemie e quant'altro.

Se intende il raggiungimento della soglia per cumulo in un lungo
periodo temporale, non e' corretto.

Questa era la vecchia tesi del cosidetto andamento rigorosamente
lineare del danno da radiazione (modello LNT):

https://en.wikipedia.org/wiki/Linear_no-threshold_model

> La domanda e': se in un ipotetico futuro l'uomo arrivasse a vivere fino a
> 300 anni avrebbe assorbito, a fine vita, una quantita' di radiazioni di
> certo superiore a quella minima per incorrere in un problema?

La questione e' che con livelli di radiazione sotto una certa
soglia *non* si cumulano nel tempo. Punto.

> Sbaglio qualcosa?

Non e' lei a sbagliare, ma la conoscenza su cui si e' basato finora.

"One of the organizations for establishing recommendations on radiation
protection guidelines internationally, the UNSCEAR, has recommended in
2014 policies that do not agree with the Linear No-Threshold model at
exposure levels below background levels of radiation to the UN General
Assembly from the Fifty-Ninth Session of the Committee. Its
recommendation states that "the Scientific Committee does not recommend
multiplying very low doses by large numbers of individuals to estimate
numbers of radiation-induced health effects within a population exposed
to incremental doses at levels equivalent to or lower than natural
background levels." This is a reversal from previous recommendations by
the same organization."

Mettiamola cosi': con l'allungare della vita umana diventa sempre piu'
complicato (se non contradditorio) dimostrare che il modello LNT e'
corretto. Ed anche a seguito dell'incidente Cobalto-60 in Taiwan,
ormai il modello LNT e' sostanzialmente diventato insostenibile.
Esso viene "difeso" solo nei paesi con una forte politica
antinucleare, ovvero l'asse Austria-Germania-Italia e politicamente
satelliti.

> Il ragionamento e' corretto oppure i mSv "distribuiti" nel corso della vita
> non fanno lo stesso danno della stessa quantita' subita in un arco temporale
> piu' ridotto?

Se questi mSv sono sotto una certa soglia, e' cosi': non si cumula
l'effetto lunga la vita. Per capirci, durante la sua vita lei ha
probabilmente ricevuto numerose ferite da taglio. Se le avesse
ricevute tutte insieme, sarebbe morto dissanguato o per choc
circolatorio. Invece, avendo avuto il tempo di guarire tra una
ferita all'altro, i tanti graffi e tagli non hanno mai messo in
pericolo la sua vita (salvo casi estremi, come dire pigliare 10 Sv
tutti d'un colpo).

- e' stato provato che nelle cellule esistono meccanismi ripaparatori
naturali dei danni alle catene del DNA;

- e' stato provato che livelli modesti di danno cellulare, come quelli
dovuto a bassi livelli di radiazione, nell'attivare questi meccanismi,
hanno anche un effetto protettivo verso danni di altra origine,
come quelli dell'inquinamento chimico;

L'ultimo descrive cio' che va sotto il nome di "ormesi da radiazione":

https://en.wikipedia.org/wiki/Radiation_hormesis

il cui meccanismo e' stato accuratamente dettagliato e descritto.
E si e' trovato il legame con certe cure termali ed i benefici
alla salute quando le acque termali sono debolmente radioattive.
In Germania esistono anche delle gallerie in cui ci si espone
deliberatamente a livelli di radiazione moderata, ma superiore
a quella naturale, proprio perche' tale effettivo curativo e' noto
da tempi antichi (la saggezza popolare batte tanta scienza
"politicizzata"). Per esempio un articolo del 2000 dove si ricorda
questa antica saggezza, in cui potete leggere le contestazioni:

<http://www.spiegel.de/wissenschaft/mensch/bei-geringen-strahlendosen-das-risiko-fuer-die-meisten-krebsarten-sinkt-a-93460.html>

Quindi, come vedete i tedeschi lo sapevano gia' da tempo.
Ecco cosa ha travolto il dogma antinuclearista:

<https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2477708/>

Le risultanze sono state sconvolgenti per il pubblico (in base alla
propaganda a cui erano stata sottoposta):

"Approximately 10,000 people occupied these buildings and received
an average radiation dose of 0.4 Sv, unknowingly, during a 9–20 year
period. They did not suffer a higher incidence of cancer mortality,
as the LNT theory would predict. On the contrary, the incidence of
cancer deaths in this population was greatly reduced—to about 3 per
cent of the incidence of spontaneous cancer death in the general Taiwan
public. In addition, the incidence of congenital malformations was also
reduced—to about 7 per cent of the incidence in the general public."

Un campionamento involontario che ha coinvolto 10'000 persone.
Una esposizione media di 400 mSv durante 9-20 anni.

Conseguenze: nessun aumento della mortalita' da cancro, come previsto
dal modello LNT. Al contrario, l'incidenza della mortalita' da cancro
e' crollata al 3% (quindi 30 volte meno) quella della popolazione
generale. Anche l'incidenza di malformazioni congenite e' crollata,
al 7% di quella della popolazione generale.

Ecco l'accurata descrizione del meccanismo riparatorio:

<https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4390804/>

Come anticipato, nel 2014 l'UNSCEAR

http://www.unscear.org/

ha dovuto fare una clamorosa retromarcia, quasi dopo dieci anni
che le risultanze erano ormai state confermate a livello dei
massimi livelli medico-scientifico.

Trovo interessante che in Italia ancora non se ne parla e
probabilmente se "scappasse" qualche notizia, sarebbe trattata
alla stregua dei "novax" o della "Cura DiBella", mettendo in
conto anche di ridicolizzare le Nazioni Unite (ed il guaio e'
che molti italiani, con l'anello al naso gonfierebbero il petto
orogliosi per come "il nostro governo mette alla berlina l'ONU").

> Esempio: l'esposizione ai "canonici" 210mSv di un uomo nel corso
> dei suoi 70 anni di vita provoca le stesse conseguenze di una
> esposizione di 210mSv nel corso di un anno

La risposta e' che fino a circa 100mSv nel corso di un anno
non si cumulano. La teoria e' citata sopra, la "pratica" e'
dispiegata qui:

https://en.wikipedia.org/wiki/Ramsar,_Mazandaran#Radioactivity

Il modello LNT non trovava alcuna spiegazione del benessere
di cui godevano i cittadini di Ramsar come quelli di note
localita' termali con livelli di radioattivita' superiore
a quella tipica naturale. A proposito, lo sapeva che il
travertino e' radioattivo ?

http://www.corriere.it/scienze/cards/i-5-posti-piu-radioattivi-mondo/ramsar-iran_principale.shtml

> e poi nulla piu' per 69 (ammesso che fosse possibile)?

Certamente che e' possibile :-)

> Supponiamo che un uomo venga investito da 210mSv solo nel suo
> venticinquesimo anno di vita, e poi nulla piu'.
> Quale sarebbe la differenza con il suo omologo 70enne?

La maggiore eta' :-)
Received on Mon Sep 18 2017 - 03:41:01 CEST

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