Raskolnikof wrote:
> E con questa affermazione hai dimostrato che la telepatia esiste :-).
> Scherzi a parte cosa sia un'interazione che fa "sentire la sua presenza"
> eppure non � una forza, e quindi non modifica il moto o lo stato dei corpi
> che se la scambiano, mi � un po' difficile da capire. Da come hai posto la
> questione appare soltanto come la conseguenza logica, a prima vista un po'
> magica, del supporre valido il principio di Mach.
>
> Ciao, Raskolnikof
>
E' vero, infatti l'idea di Mach non e' implementabile nella meccanica
classica: questa interazione-non-forza non e' "spiegabile". Pero' se
assumiamo l'esistenza dei sistemi inerziali
come quei sistemi in cui i corpi lontani si muovono di moto rettilineo
oniforme siamo costretti ad arrivare alle conclusioni di Mach se non
vogliamo parlare di "spazio assoluto" come faceva Newton, non credo ci
sia molto da fare. Non si puo' nemmeno introdurre il concetto di
forza a priori senza incorrere in tautologie.
Il principio di Mach potrebbe essere spiegato nella Relativita' generale
dove la super interazione diventa locale ed e' della stessa
natura della gravitazione (e' una soluzione particolare in regioni
grandi con poche masse...). Come ho gia' detto piu' volte non so
se poi la Rel. Gen. ha proseguito questo paradigma o no. Anche perche'
la relativita' generale non si cura necessariamente dell'esistenza di
sistemi inerziali globali (o locali ma estesi in regioni grandi), se ci
sono devono venire fuori come soluzioni particolari delle equazioni di
Einstein...
> P.S.: So che Mach aveva dato anche una definizione originale per la massa,
> che tuttavia non � molto citata nei libri di testo, anche universitari, e
> che comunque a quanto so presenta alcuni inconvenienti.
> Nei sai qualcosa di pi�?
Non mi ricordo quale ha dato Mach, io vedo la massa come quel
coefficiente davanti alle velocita' che fa quadrare la
conservazione della quantita' di moto di un sistema di piu' corpi.
Comunque dai un' occhiata al
libro di Mach che ho citato in un altro post, e' molto chiaro.
Ciao, Valter
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Valter Moretti,
Department of Mathematics
Trento University and INFN
Received on Tue Jun 02 1998 - 00:00:00 CEST