Re: la fisica e' solo per i geni?

From: El Che <fidel.castro_at_cubba.nett>
Date: Wed, 21 Apr 2010 18:24:03 +0200

On Tue, 20 Apr 2010 06:25:00 -0700 (PDT)
Luca85 <pres8_at_pres8.biz> wrote:

> So risolverti
> la particella singola nella buca di potenziale... Ma l'atomo di
> idrogeno vado in crisi. Immaginati quanto ne so di rottura di
> simmetria e modello standard visto dal punto di vista "teorico" (corsi
> che hanno obbligato a seguire anche a noi sperimentali nonostante non
> potessimo seguire alcuni corsi che all'atto pratico erano
> prerequisiti.........)

Io sono nella tua stessa situazione, per certi versi; ho ripreso a
studiare dopo anni di stop (ero praticamente a metà). Ho convalidato i
miei voto italiani (di prima della riforma, quando ancora Fisica era 4
anni) all'estero e non è che avessi tutti 30, ma 27 e 28 abbondavano.
Ho ricominciato l'anno scorso e l'impatto è stato duro, dopo
tanto tempo. Quest'anno invece sento di aver recuperato un po'
di elasticitpa, anzi fino ad ora son contento dei risultati. Nonostante
ciò, sento di avere gravi lacune: anch'io di MQ so poco e niente e vedo
che la cosa mi limita. A parte questo fatto, ho la sgradevole
sensazione di sapere poco e niente in generale, voti a parte (non ho
mai copiato in vita mia, i voti sono lì perchè chi mi ha valutato ha
ritenuto che li meritassi)...
Penso che la verità stia un po' nel mezzo: studiando soltanto uno
difficilmente acquisisce le competenze e l'elasticità che sono proprie
solo di chi ha speso una considerevole parte del proprio tempo
lavorando su certe questioni, anche per questioni di sovraccarico
mentale e di fretta; quando il problema principale è (capire/imparare
le cose per) fare l'esame, giocoforza la riflessioni approfondita viene
posposta (non completamente, ovvio). Una volta un caro amico, parlando
del nostro grandioso prof. di Analisi mi disse: "Vorrei anch'io sapere
sempre dove andare a parare". È una cosa, credo, che come studente non
avverrà mai, salvo casi eccezionali.

> Di rivelatori, di radioattività, di funzionamento degli esperimenti
> invece sono molto ferrato, e non riesco a vedere queste cose come
> minimamente complicate. Mi sembrano tremendamente più complicati i
> corsi di ingegneria. Secondo me uno che voglia lavorare in questi
> campi ce la fa con pochi problemi.

Io sono all'opposto: gli esami sperimentali/fenomenologici mi mettono
in serio imbarazzo a volte (e spesso m'annoiano, senza offesa per
nessuno), mentre sui teorici ci viaggio relativamente tranquillo.

-- 
"Cuando era presidente del Banco Central de Cuba firmé los billetes con
la palabra Che, para burlarme, porque el dinero, fetiche de mierda, debe
ser feo"
Received on Wed Apr 21 2010 - 18:24:03 CEST

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