Re: Domande su buco dell'ozono

From: neurino <lelli.luca_at_googlemail.com>
Date: Thu, 22 Apr 2010 10:22:13 -0700 (PDT)

On Apr 17, 9:27�am, lionelgreenstreet <lionelgreenstr..._at_gmail.com>
wrote:

> Mi potete chiarire meglio le idee?

Ci provo io. La prendo alla larga, mi scuserai, ho voglia di scrivere
un po' :)

L'ozono (O3) e' uno dei componenti principali dell'atmosfera (sebbene
sia abbastanza "diluito", qualcosa come poche molecole per milioni di
molecole d'aria), ma e' importante perche' ha la capacita' di
assorbire la luce solare in due porzioni dello spettro, cioe' 280-320
nm (UV-B) e sotto i 280 nm (UV-C).

Gli UV-C sono praticamente assorbiti tutti dall'atmosfera, anche senza
ozono, ma gli UV-B arrivano fino a terra e la quantita' che ci
raggiunge dipende appunto dalla quantita' di O3 che li assorbe. Il DNA
di ogni organismo viene danneggiato da questi UV-B. Tra l'80 e il 90%
dell'O3 si trova in stratosfera, cioe' tra i 10 e i 50 km.
(Infatti c'e' stato un periodo in cui in Nuova Zelanda il governo a
cadenza periodica lancaiva bollettini aggiornati sulla quantita' di UV
che arrivavano, e la gente se ne stava in casa)

Nel 1973 Rowland Sherwood e Mario Molina scoprono il collegamento tra
i CFC e la distruzione dell'O3 (per il quale vincono il Nobel in
chimica nel 1995, per la catena di reazioni vedi il link qui sotto)
http://nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/1995/molina-lecture.pdf

Oramai lo sappiamo tutti da dove vengono i CFC e come agiscono: hanno
una vita molto lunga, tramite il movimento di masse d'aria, a
determinate latitudini "bucano" la stratificazione orizzontale
dell'atmosera e arrivano in stratosfera, dove la radiazione solare e'
molto piu' intensa. Intensa a sufficienza che si rompono nelle loro
componenti base. Viene liberato del cloro che funziona come
catalizzatore per la distruzione dell'O3.

Ora, questi fenomei di trasporto convettivi sono molto lenti su scala
planetaria. Dai 4 ai 7 anni. Quindi il contenuto di cloro che
potenzialmente puo' essere rilasciato oggi in stratosfera dipende da
quanti CFC furono emessi nel periodo 2003-2006. Gli effetti del
protocollo di Montreal cominciano a vedersi, e se si osservano le
misure, si "intravede" un lento aumento dell'O3. Metto le virgolette
su "intravede" perche' non si devono trascurare la variabilita' dovuta
ad altri processi, come il ciclo solare dei 12 anni e anche le
eruzioni vulcaniche.

Quello che dice l'articolo di Repubblica e' sostanzialmente corretto
(strano!) Il meccanismo e' che se arriva piu' radiazione a terra
(dovuto al buco) si ha piu' energia a disposizione per "riscaldare".
Ne segue un cambaimento di pressione al livello del mare (in gergo e'
chiamato "dipolar SLP"). Questo ingenera delle correnti d'aria che
cambieranno localmente la mappa della circolazione sia tropo che
strato. Quelle particelle di sale quindi potranno salire indisturbate
e raccolgiere attorno a se' l'umidita' che incontrano sul cammino,
formando gocce d'acqua e poi le nuvole. Le nuvole sono bianche, il che
vuol dire che riflettono luce, cioe' riflettono fotoni, cioe'
schermano, cioe' raffreddano. Pero' una parola di precauzione, non
prendere per oro colato il sensazionalismo della stampa genaralista.
Sono effetti poco noti quelli di feedback, e di trend di riscaldamento/
raffreddamento dovuti a questo meccanismo non ce ne sono.
Received on Thu Apr 22 2010 - 19:22:13 CEST

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