Re: Principio di equivalenza: enunciato incompleto?
Il giorno sabato 8 dicembre 2012 14:34:31 UTC+1, cometa_luminosa ha scritto:
> On Dec 3, 10:27 am, doctor.subti..._at_libero.it wrote: Invero preferisco
> parlare non di secondi e dunque di tempo ma di > vibrazioni e di frequenze.
> Commetti un grosso errore, sono due cose intrinsecamente diverse.
Quando si discute occorre cercare di capire cosa intende dire l'interlocutore, altrimenti non ci si comprende. In tutta sincerita' mi sembrava di essere stato chiaro.
Io dico: "preferisco parlare non di secondi e di tempo ma di vibrazioni e di frequenze".
Tu comenti: "Commetti un grosso errore, sono due cose intrinsecamente diverse". Ma e' proprio quello che dico io: sono due cose del tutto diverse.
Io non penso che un rallentamento di frequenze indichi un rallentamento del tempo.
> Tu pretendi forse di *provare* che il tempo accelera o rallenta con questi > ragionamenti da due soldi? Guarda che la Fisica *non e'* "ragionamenti da
> bar".
Il "ragionamento da bar" non e' il mio. Lo ripeto, non penso affatto che il tempo rallenti o acceleri.
Sono i teorici della relativita' che comunemente pensano questo (accetto peraltro la teoria della relativita' quando mostra gli sfasamenti degli orologi ma nego che cio' sia un rallentamento del tempo, per cui la teoria assume un altro, piu' circoscritto, significato).
Quello che pero' trovo contraddittorio e' sostenere la teoria della relativita' dicendo che il tempo non rallenta (o accelera) e contemporaneamente dire che la segretaria al piano terra invecchia meno della collega al centesimo piano.
Certo, e' ovvio che un orologio funzionante posto nel suo campo gravitazionale non accelera e non rallenta ma va al suo ritmo normale. Ma se tu prendi un orologio e lo porti dalla cima dell'Everest in pianura vedi che rallenta rispetto al suo ritmo precedente (lo verifichi previa precedente sincronizzazione con un altro orologio). Tu vuoi parlare di "spazio-tempo" etc.? Fallo. Ma un altro relativista (non dunque io) ha altrettanto diritto di dire la stessa cosa parlando di "rallentamento" nel caso descritto.
> poi ti arriva un "filosofo", bello, bello, che pretende di capire ogni cosa
> coi sofismi da quattro soldi.
No, non sono sofismi.
> Va bene, allora la metafora te la riduco all'osso: consideriamo soltanto il
> contachilometri. Tu ed il tuo amico andate da A a B. Il tuo contachilometri > segna 100 chilometri, quello del tuo amico 150. Ne deduci che necessariamente > il contachilometri del tuo amico ha ruotato piu' velocemente del tuo?
Non intendi seguirti sugli esempi (anche se tu li chiami metafore). Quando va bene, gli esempi sono solo descrittivi ma mai esplicativi. Ma piu' spesso sono infidi e ingannevoli.
D. S.
Received on Wed Dec 12 2012 - 15:47:27 CET
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