Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli
mdp ha spiegato il 12-Apr-10 :
> Sulla parabola, certo fra la parabola disegnata e la parabola reale
Non esiste alcuna "parabola reale". La forma della traiettoria cambia a
seconda del sistema di riferimento considerato. In un certo senso, ma
non prendere questo alla lettera, � come una proiezione ortogonale di
un pezzo meccanico che cambia a seconda del punto di vista. Se guardi
un cubo perpendicolarmente a una delle sue facce vedi un quadrato. Se
lo guardi mettendoti lungo una delle diagonali che congiungono spigoli
opposti, vedi un esagono. Eppure nel "mondo reale" nessuno degli angoli
formati dai lati del cubo "reale" forma angoli di 120�.
Nel caso della traiettoria, oltre alla posizione dell'osservatore,
entra in gioco anche il suo stato di moto. Cambi posizione, cambi stato
di moto, et voil�: trovi ogni volta una traiettoria differente.
In certi casi il luogo dei punti occupati dal corpo diventa una retta,
in altri una parabola, in altri ancora una spirale, in altri un punto
fisso, e in altri la scritta "Io_sono_come_tu_mi_vuoi"
> c'� la differenza che passa fra la realt� e l'immagine (anche se nel
> video anche la pallina reale � un'immagine). Ma se si intende che la
> parabola disegnata ricalchi esattamente punto per punto tutti i luoghi
> occupati in successione dalla pallina, direi che non v'� poi tutta
> quella differenza, in quanto appunto la parabola disegnata � mimetica
> e speculare alla parabola reale,
Non esiste una parabola "reale".
> Io per� mi domandavo il "perch�" fisico della cosa. A mio giudizio
> (forse erroneo) il perch� fisico della cosa � questo: la pallina
> tenuta in mano viaggia con il treno a 80 Km/h per cui, quando viene
> lasciata cadere fuori dal finestrino, nel primo istante di caduta la
> velocit� orizzontale � gi� di 80 km/h mentre invece l'accelerazione di
> caduta � (nel primo istante) nulla o infinitesima.
NO!
La VELOCITA' di caduta � nulla o infinitesima.
L'ACCELERAZIONE � costante.
Come dice Moretti "Ma come parli??? Ma come parli??? Le parole sono
importanti!!!".
> Poi negli istanti
> immediatamente successivi la pallina accelera in verticale.
La sua velocit� verticale cresce a un ritmo costante.
> Questa accelerazione della pallina in caduta
(che � in ogni punto costante e pari a circa 9,8 m/s per ogni secondo)
> ne piega sempre pi� il moto orizzontale a 80 Km/h incurvandone
> sempre pi� la traiettoria a parabola finch� la pallina tocca terra.
15 metri pi� avanti del palo sfiorato quando era stata lasciata andare.
Ecco.
E l'osservatore che la vede cadere dal treno la vede muoversi su una
traiettoria rettilinea (ma con legge oraria parabolica, quella che
determina il progressivo distanziamento delle immagini successive della
pallina nella foto stroboscopica).
> Ora, la parabola che cos� ne viene mi sembra diversa
"ti sembra diversa" perch� la 'forma' dipende dalle condizioni
iniziali. Fai i conti giusti e vedrai che osservazione e teoria, se �
valida l'ipotesi di poter trascurare l'effetto dell'aria e della
rotazione della Terra, concordano.
> risultante al calcolo effettuato per cui, se quel calcolo � esatto, la
> mia ricostruzione fisica � errata, ma non capisco dove.
Senza offesa, direi un po' ovunque. Ti suggerisco di prenderti un libro
di fisica 1 (a quanto ricordo quello di Daniele Sette -Fisica o Lezioni
di Fisica- parte dalle basi senza dare nulla per scontato) *E* un buon
eserciziario con le soluzioni e gli svolgimenti.
La grandissima differenza tra la filosofia e la fisica, IMBO, � che
nella seconda c'� un modo infallibile per stabilire se si ha
effettivamente capito un concetto oppure no: verificare con simulazioni
(o esercizi) ed esperimenti le proprie previsioni.
Conosci la famosa barzelletta in cui si dice che nel dipartimento di
filosofia si risparmia sui cestini della carta straccia, no? :-)
> Poi c'� ancora un altro punto: posta una situazione di vuoto
> pneumatico la pallina non avr� certo l'accelerazione in caduta di una
> pallina che cade dal treno,
Il caso trattato in precedenza faceva esplicito riferimento a un treno
nel vuoto. Se ci metti l'aria, oltre all'accelerazione di gravit� verso
il basso (che � sempre quella), devi aggiungere quella della resistenza
dell'aria che dipende dal quadrato della velocit� della pallina ed �
diretta in maniera da contrastarne il moto. Sulla scale considerate,
nei due metri e mezzo di caduta prima di toccare terra la velocit�
verticale della pallina rimane contenuta e cos� pure l'effetto della
resistenza dell'aria lungo la verticale [1]. Non cos� per la velocit�
orizzontale che inizialmente � di 80 km/h: la pallina viene allora
"frenata" dall'aria rispetto al treno che usa il motore per continuare
a muoversi a velocit� costante, per cui finisce con il rimanere
indietro rispetto al treno. L'osservatore su un treno immerso nell'aria
vede la pallina andare indietro. Ma se togli l'aria o viaggi a velocit�
molto basse, questo 'frenamento' non lo vedi pi�, e vedi la pallina
cadere lungo la verticale.
Note:
[1] se la lanci da una rupe, dopo un po' la velocit� diventa cos� alta
che l'effetto della forza 'frenante' diventa percettibile fino ad
arrivare a bilanciare la forza di gravit�: la pallina raggiunge una
velocit� limite e da quel punto in po� cade con velocit� costante.
e per questo dicevo (per� mi hanno
> bacchettato sulle dita) che nel vuoto dovrebbe essere diverso.
Spero sia chiaro che nel vuoto deve essere come ti � stato detto.
> Mi pongo il problema in merito a Galileo. Lasciamo stare un momento il
> nostro treno e riandiamo al grave galileiano in caduta dalla torre
> (certo, la torre � ferma sulla Terra in moto mentre il treno sulla
> Terra viaggia a 80 Km/h, ma mutatis mutandis la situazione pu� essere
> confrontata tenendo conto delle differenze: semplicemente nel caso del
> treno in moto la parabola � molto pi� accentuata e il grave cade
> decisamente pi� in l�).
NO!
Stai confondendo la parabola dovuta al diverso sistema di riferimento
inerziale (il treno che si muove con velocit� costante rispetto alla
stazione) con la curva dovuta alla rotazione della terra, rotazione che
ne fa un sistema di riferimento non inerziale e che ti costringe a
prendere in considerazione delle forze apparenti (di coriolis,
centrifuga). Quando ho scritto che l'esperimento era da farsi nel vuoto
trascurando la rotazione della Terra era proprio per non dover tenere
conto anche di questa (impercettibile su una caduta di due metri e
mezzo) deviazione.
> Dunque, Galileo dice che il grave in caduta dalla torre non cade
> perpendicolare (come lo vede Simplicio) ma con lievissimo spostamento
> parabolico in avanti. Questo perch� mentre il grave cade la Terra si
> muove per rotazione e rivoluzione, e muovendosi trascina con s�
> l'atmosfera tutta
L'accelerazione di Coriolis si manifesta per via della rotazione del
sistema di riferimento (la Terra che ruota attorno al suo asse) e non
per il trascinamento differenziale dell'atmosfera.
Non � che adesso tiri fuori anche l'etere cosmico, eh?
Ribadisco il mio consiglio: un buon libro di fisica 1 e un buon
eserciziario con molti esercizi svolte e tutte le soluzioni di quelli
non svolti. Scoprirai che molto di quello che credi essere vero � in
realt� falso.
E dai retta ai vecchi professori in pensione: vecchio non significa
necessariamente 'irrigidito sulle proprie posizioni'. Vorrei avere un
centesimo delle facolt� mentali di vecchi professori in pensione come
la Montalcini e la Hack. Per tacere dei presenti.
Bon, passo e chiudo perch� non voglio tediare oltre il gruppo con le
mie banalit�.
saluti,
Peltio
Received on Mon Apr 12 2010 - 17:35:54 CEST
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