Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: mdp <marcodepaoli_at_yahoo.it>
Date: Sat, 3 Apr 2010 02:47:10 -0700 (PDT)

On 3 Apr, 10:56, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> mdp wrote:
> > Ha anche detto che la scienza "normale" � la pi� chiusa e dogmatica.

Di fronte alle critiche, Kuhn (anche per un certo timore delle
conseguenze delle sue stesse affermazioni) avr� riconosciuto che il
termine "dogma" non era felice (e altrettanto potrebbe dirsi per
termini similari da lui magari non usati come "chiusura") ma la
sostanza non cambia. In realt� Kuhn, con "gran dispitto" dei
rappresentanti della scienza "normale", � sempre stato assai pi�
interessato alle rivoluzioni scientifiche (si era del resto negli anni
sessanta quando incominciarono a diffondersi le sue tesi...) che non
alla scienza "normale" (fin dal suo primo grosso lavoro sulla
rivoluzione quantistica di Planck: tr. it. Alle origini della fisica
contemporanea. La teoria del corpo nero e la discontinuit� quantica,
Il Mulino). A suo tempo l'ho sentito a parlare a Torino, e mi pare
proprio di ricordare che non mancassero accenni al "dogmatismo" della
scienza "normale". Il paradigma (o almeno quello dominante) �
certamente uno nella fase "normale" ma, per l'appunto come anche il
mio interlocutore riconosce, nella fase rivoluzionaria di fatto
abbiamo pi� paradigmi in concorrenza. Dei paradigmi concorrenti ha poi
parlato Lakatos: il carteggio di Kuhn con Lakatos (v. Kuhn�Lakatos,
Dogma contro critica, Cortina) pu� contribuire a chiarire in parte
questi aspetti.
A Kuhn va riconosciuto di avere "shakerato" idee di una certa
importanza, e va detto che le accuse a lui mosse di irrazionalismo,
sociologismo, relativismo e quant'altro sono piuttosto ingiuste (Kuhn
ha detto che nei paradigmi e nei loro mutamenti sono implicati
motivazioni psicologiche, sociologiche, religiose, extrascientifiche
insomma, ma non ha mai detto che le rivoluzioni scientifiche si
riducano a queste motivazioni ed anzi ha detto che tutto parte dal
prendere sul serio sul piano strettamente scientifico, certo in un
mutato quadro storico, determinate anomalie e incongruenze).
In fondo per� nella sua nota opera maggiore Kuhn rimane alla fin fine
un grande divulgatore (per questo piace tanto): fra l'altro in essa
non vi sono molti esempi di rivoluzione scientifica, oltre all'abusata
rivoluzione copernicana e a qualcosa sulla termodinamica. Certo �
assai pi� facile dire qualcosa su Kuhn che non studiarsi in francese
gli otto volumoni del Syst�me du monde di Duhem che (lui s�) parla
veramente e a fondo della "scienza normale", quella fatta in incognito
e per secoli da autori per lo pi� sconosciuti.
Marco de Paoli
PS) Mi spiace molto che nell'ultimo post (prima non era mai successo)
siano saltate le sillabe con accento, regolarmente presenti al mio
computer ove uso Time New Roman, perch� la cosa inceppa e rende
difficoltosa la lettura.
Received on Sat Apr 03 2010 - 11:47:10 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:44 CET