Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Fri, 26 Mar 2010 17:42:46 +0100

mdp wrote:

> Non
> sanno quanti studenti facendosi beffe di loro ripetono la canzone del
> Professore senza credervi affatto, ma solo per prendere un buon voto.

Io preferisco uno studente che ripete cose giuste che non ha capito ad
uno che ripete con arroganza cose sbagliate - e non si corregge nemmeno
dopo che gli spiegano l'errore.

> dal punto di vista dinamico non è la stessa cosa. Così,
> cinematicamente è la stessa cosa che Maometto vada alla montagna o la
> montagna vada a Maometto [...] Ma Maometto fatica
> di meno, produce meno calore e meno lavoro, se la montagna muove le
> chiappe e va da lui.

Ecco, questo e' il risultato di parlare in termini generici - il "moto"
- invece di termini precisi - velocita' e accelerazione. Certo, i
termini generici fanno "sapiente" invece di "tecnico" (ma chissa' se ti
ricordi del viaggio di Socrate dopo il verdetto dell'oracolo), ma hanno
il difetto di portare spesso alla confusione. Quando si parla di
equivalenza di sistemi di riferimento si parla, fino alla RR inclusa, di
equivalenza di sistemi *inerziali* - cioe' *velocita'* relative
uniformi. Le *accelerazioni* sono *assolute*! Cosi' la fatica, il
consumo di energia, ecc. sono maggiori quando si accelera il corpo piu'
grande: e questa e' una cosa su cui tutti gli osservatori inerziali
concordano. Questo significa l'equivalenza dei sistemi di riferimento:
se avessi capito la meccanica classica lo sapresti. E sapresti anche che
questo vale anche in presenza dello spazio assoluto di Newton.

> D’accordo sul teorema
> di Gödel, che non vale per la relatività ristretta.

Quindi devi ammettere di avere commesso un errore logico, abbastanza
elementare: quale sia, te l'ho spiegato due giorni fa (24/3 ore 10:36).

> A prescindere dal fatto che nell’intendimento di Einstein
> la relatività generale conclude e corona la relatività ristretta,

"Conclude" e "corona" sono termini che con la logica non hanno nulla a
che fare. Ed il tuo e' un errore logico.

> dopo che egli ha mostrato che il rallentamento degli
> orologi è dovuto anche al potenziale gravitazionale, occorre
> considerare anche questo.

Se la differenza di pot. non e' 0, ed e' sufficientemente intensa per
crare confusione.

> Ad esempio una discussione sul paradosso dei
> gemelli che non tenga conto del potenziale gravitazionale, e dunque
> condotta solo nei termini della relatività ristretta come se Einstein
> poi non avesse mai elaborato la teoria generale, può essere un
> esercizio accademico interessante ma piuttosto sterile.

Sterile? Niente affatto. Il pdg si verifica quotidianamente negli
acceleratori di particelle, e' necessario tenerne conto nella loro
progettazione, ed il potenziale gravitazionale non c'entra un fischio.

> Il moto non modifica nulla: cinematicamente il viaggiatore è in moto
> rispetto alla banchina come la banchina lo è rispetto al treno, per
> cui entrambi gli osservatori vedono una caduta parabolica in presenza
> di attrito, e una caduta in linea retta prescindendo dall’attrito.

A parte il fatto che in condizioni normali di attrito e velocita' la
traiettoria e' molto piu' vicina ad una parabola che ad una retta,
questo ragionamento e' grossolanamente errato, ed e' anche questo
conseguenza di un modo di parlare, e pensare, fumoso (il rifiuto della
matematica e' una faccetta di questo modo di pensare).

La velocita' orizzontale della pietra e' costante, quella verticale NO,
e' proporzionale al tempo: come puo' saltarne fuori una linea retta?
Elimina il tempo fra le equazioni x=vt e y=1/2gt^2 e troverai
y=gx^2/(2v^2), che, come ogni buon studente liceale sa dirti, a
pappagallo o meno, e' una parabola. Puo' essere una retta solo se la
vel. orizzontale v e' zero: e questo avviene dal punto chi sta sul
treno. CVD.

Se non sei d'accordo su questo allora confermi di non aver capito
nemmeno la meccanica classica. Ha ragione quello che ti ha detto che le
tue obiezioni sono a livello aristotelico.

> potrebbe ritenere di vedere per inganno retinico una caduta parabolica.

Vabbe', siamo alle comiche finali. Non lo sai che si puo' osservare
sperimentalmente - come ti ha detto Valter Moretti - il moto parabolico?

Direi quindi che Franco sul tuo libro aveva ragione. Il macero? Spero di
si', vorrebbe dire che le tue sciocchezze hanno avuto poca circolazione.
Peccato per tutti quegli alberi abbattuti...
Received on Fri Mar 26 2010 - 17:42:46 CET

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