Re: A proposito di filosofia della fisica
Elio Fabri wrote [citando P. Odifreddi]:
> questo intendevo quando dicevo che la fisica non e' cambiata in
> maniera rivoluzionaria, nel passaggio da tolomeo a copernico a keplero
> a newton. semplicemente, si e' trattato non di rivoluzioni, ma di
> successive approssimazioni.
Su questo continuo a non essere d'accordo: e non perche' ignori quello
che dice Odifreddi - se leggi i miei post vedrai che dico grossomodo le
stesse cose - ma perche' trovo riduttivo vedere la rivoluzione (o
non-rivoluzione) astronomica come un semplice problema di predizioni di
coordinate - e luminosita', diensioni, fasi, ecc. - planetarie. Cambiare
da tolemaico a copernicano, o per meglio dire da geocentrico ad
eliocentrico, implica un cambiamento di prospettiva nella visione
*fisica* del mondo (con l'occhio del fisico-matematico, Arnol'd la
descriveva come un passaggio da una struttura lineare ad una affine);
infatti, anche trascurando la dissoluzione della distinzione tra fisica
sublunare e fisica celeste, non vedo come si potrebbe formulare una
accettabile fisica newtoniana, o simil-newtoniana, in un universo in cui
i moti astrali siano descritti dalla congerie di epicicli, equanti,
eccentrici ecc. del tolemaico e del copernicano propriamente detto. E'
in effetti opinione di diversi storici della scienza, ed ho citato
altrove I. Bernard Cohen, che solo con Keplero, in effetti, si ebbe una
vera rivoluzione; e fu il modello di Keplero che permise di esplicitare
la semplicita' del sistema solare e di conseguenza di trovare le leggi
newtoniane del moto. Viceversa, credo che senza una fisica inerziale i
modelli astronomici eliocentrici avrebbero fatto molta piu' fatica ad
imporsi, se pure.
Received on Mon Mar 29 2010 - 17:31:51 CEST
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