Re: A proposito di filosofia della fisica

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Tue, 30 Mar 2010 21:30:46 +0200

Pangloss ha scritto:
> OK, chiariti gli equivoci si scopre che Fabri ed Odifreddi dicono
> "quasi" le stesse cose. Il cambiamento fondamentale della rivoluzione
> copernicana riguarda la "prospettiva" alias "paradigma" alias
> "metafisica", con buona pace per quanti si illudono che un fisico
> possa e debba liberarsi da ogni pregiudizio filosofico nel suo lavoro.
Io non sono di quelli, come penso avrai capito :)
Penso invece che un fisico faccia bene a *essere cosciente* dei suoi
presupposti (non li chiamerei proprio "pregiudizi").

Ma direi che il tuo post coglie un punto delicato, che e' mostrato ad
es. dal fatto che io dovrei rispondere a Odifreddi, ma non so bene che
cosa rispondergli.
Non perche' non abbia argomenti per le mie tesi, ma perche' a un certo
punto non si capisce piu' bene di che cosa stiamo discutendo.
Tu dici che diciamo "quasi" le stesse cose. Eppure io non mi sentirei
di dire che siamo d'accordo.
E lo stesso credo si possa dire per i diversi interventi che abbiamo
letto.
Forse qualcuno potrebbe maliziosamente osservare che cio' prova
appunto che non stiamo discutendo di fisica, ma di filosofia :-)

Eppure secondo me (e anche secondo te, credo) la questione *e'*
fisica. Mi piace citare un brano da "I sonnambuli" di Koestler. Il
brano parla di Keplero (Koestler e' un caldo sostenitore del valore di
Keplero) ma si applica benissimo anche a Copernico per le cose che
stiamo discutendo.

"Il problema delle orbite planetarie si era disperatamente incagliato
nei suoi dati puramente geometrici; Keplero, vedendo che non poteva
farlo avanzare su questo piano, lo strappo' di li' per piazzarlo in
quello della fisica. Questa operazione, che consiste nel modificare il
contesto di un problema, nel guardarlo, per cosi' dire, con lenti di
colore diverso, mi sembra che faccia parte del processo stesso della
creazione."
[Interessante osservare che questo e' esattamente cio' che Kuhn chiana
un "cambiamento di paradigma".]
"Essa conduce non solo a una nuova valutazione del problema ma
altresi', molto spesso, a una sintesi di nuove conseguenze, che
risulta dalla fusione di due sistemi di riferimento fino a quel
momento separati. Nel caso che ci riguarda, l'orbita di Marte fu il
tratto d'unione tra le due sfere un tempo separate della fisica e
della cosmologia."
"Si obiettera' forse che le idee di Keplero in fisica erano talmente
primitive che in esse si dovrebbe vedere soltanto uno stimolante
oggettivo [forse doveva essere "soggettivo"?] della sua opera (al pari
dei cinque solidi perfetti), privo di valore oggettivo. Fatto sta,
pero', che la sua ricerca fu il primo tentativo serio di spiegare il
sistema solare in termini di forze materiali e che, una volta dato
l'esempio, la fisica e la cosmologia si trovarono per sempre unite. E
d'altronde, se i cinque solidi non ebbero, in effetti, che un ruolo
psicologico, la sua fisica celeste esercito' un'influenza diretta
sulla scoperta delle leggi."

E' chiaro che chi assume una posizione strettamente
positivista/operazionista non condividera' queste parole e non
apprezzera' Kuhn.

Questo e' un aspetto del problema.
Poi ce n'e' un altro, che potrei definire "politico".
Lo esprime chiaramente Odifreddi quando scrive (comunicazione privata,
ma suppongo che non abbia obiezioni se la riporto):
"ma a me interessa evitare, come ho scritto, che si usi kuhn (come
fanno tanti filosofi) per sostenere che le scoperte della scienza sono
temporanee, e che anche quelle di oggi saranno un giorno buttate nel
cestino, perche' soppiantate da nuovi paradigmi. dunque, "non ci sono
fatti, solo interpretazioni", secondo il motto di nietzsche. ovvio che
kuhn non era cosi', ma rischia di essere usato cosi'."

A seconda dell'ambiente, dell'interlocutore, puo' essere ragionevole
evidenziare certi aspetti invece di certi altri: sicuramente lo faccio
anch'io, quando ne ravviso la necessita'.
E se non si ha molto spazio per spiegarsi, l'enfasi puo' anche
diventare unilateralita'...
Il che pero' puo' essere pericoloso, perche' puo' dar luogo a
fraintendimenti opposti...
   

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Mar 30 2010 - 21:30:46 CEST

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