Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: Peter11 <none_at_none.it>
Date: Tue, 23 Mar 2010 18:42:04 +0100

"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:12d27dda-2171-484a-83d2-0b8e217acc82_at_g19g2000yqe.googlegroups.com...
> On Mar 22, 11:19 pm, "Peter11" <n..._at_none.it> wrote:
>
>> Questo l'ha scritto un filosofo "puro". Se ti va, prova a dare
>> un'occhiata,
>> magari dal punto 4 in poi dove � pi� "tecnico" (se hai tempo e ti va
>> leggilo
>> tutto, perch� nella prima parte vengono fatte considerazioni
>> sull'impostazioni filosofiche di Einstein). Ecco, se lo leggi sarei
>> curioso
>> di conoscere il tuo
>> parere.http://www.episteme.formazione.unimib.it/file_utente/laudisa/File/Fil...
>
>
> Ciao, ho letto un po' velocemente perch� devo andare a fare lezione.
> Per� mi pare scritto bene. L'autore � della scuola dei logici
> quantistici? (Dalla Chiara Univ. Firenze).

S�, � un ex studente della Dalla Chiara. Il mio intento era solo quello di
mostrare che c'� gente (non � l'unico) che fa ricerca in questo campo con un
impostazione seria.
Il libro oggetto del thread, invece, non mi pare niente di che anche come
impostazione generale, che trasuda vecchiume, e questo al di l� dei passaggi
dubbi o scorretti che sono stati sottolineati dai diversi partecipanti alla
discussione.


> L'unico appunto � il seguente, sempre che io abbia capito bene la tesi
> (che mi pare di condividere). Alla fine l'autore sostiene che Bell nel
> 1964 ha dimostrato che non si possa sostenere l'incompletezza
> preservando la localit�. Io direi che Bell abbia trovato una procedura
> sperimentabile per poter scegliere tra le due alternative, o meglio
> per testare la localit� (il discorso sulla completezza � molto
> subdolo). La conferma nella caduta della localit� nei processi di
> misura quantistici si � avuta da parte di sperimentatori (Aspect ed il
> suo gruppo prima di tutti) negli anni successivi e gli esperimenti si
> continuano a fare (e ci sono fisici non ancora convinti, come
> Selleri). La questione mi ricorda un fatto. Una volta Accardi � venuto
> nel mio dipartimento a fare un seminario nel quale, tra le altre cose,
> molto aggressivamente sosteneva (se ricordo bene) che in realt� non �
> vero che Bell si occupasse della localit� e (sempre se ricordo bene)
> che la parola "localit�" non appare mai nell'articolo fondamentale di
> Bell. Purtroppo a quel punto � nata un'accesissima discussione (e io
> ero uno dei partecipanti) e la cosa � un po' degenerata facendo
> deragliare il seminario, per altro affollatissimo. Mi sarebbe piaciuto
> approfondire la questione. Io comunque credo che, alla prova
> sperimentale, la localit� sia il personaggio che esca morto dalla
> discussione basata sulla critica EPR.

Sul tema ha scritto questo:
http://www.episteme.formazione.unimib.it/file_utente/laudisa/File/Non-Local%20Realistic%20Theories%20and%20the%20Scope%20of%20the%20Bell%20theorem,%20Accepted%20version,%2028th%20October%202008.pdf

 
Received on Tue Mar 23 2010 - 18:42:04 CET

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