Re: Sincronizzazione naturale
Il giorno venerdì 28 luglio 2023 alle 16:10:04 UTC+2 Bruno Cocciaro ha scritto:
> Il giorno venerdì 28 luglio 2023 alle 06:45:05 UTC+2 Eustachio Manfredi ha scritto:
> > Il giorno martedì 25 luglio 2023 alle 22:45:04 UTC+2 Alberto Rasà ha scritto:
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> > > Ma il fatto che "stesse cause implicano stessi effetti" non autorizza a dedurre che due orologi ugualmente accelerati rimangono sincroni nel tempo.
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> > E perché mai non dovrebbero? Un orologio è un sistema fisico come qualunque altro, e se uno segna un tempo diverso dall’altro significa che la stessa causa ha prodotto due effetti diversi. Ad esempio, pensando a un banale cronometro analogico, l'ampiezza dell’angolo che la lancetta forma con lo zero sarebbe diversa nei due strumenti.
> guarda che, siccome la proposizione "due orologi distanti sono sincronizzati" è convenzionale, non possiamo certo sperare che dal principio di valenza fisica che stesse cause danno luogo agli stessi effetti (cioè dal principio di relatività) possa derivare il fatto che due orologi distanti sincronizzati "adesso" (secondo la convenzione di sincronizzazione che abbiamo assunto) debbano rimanere sicronizzati "fra un po'" (secondo la stessa sincronizzazione assunta) se fra "adesso" e "fra un po'" sono soggetti alle stesse cause.
Il fatto che gli orologi (relativamente fermi nello stesso riferimento inerziale) mantengano nel tempo la loro sincronizzazione non ha nulla di convenzionale. E un dato sperimentale che può essere controllato ad esempio se un orologio invia all'altro un segnale radar ogni suo secondo, l'altro orologio lo riceve ogni suo secondo.
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>
> Il principio fisico (il principio di relatività) fa affermazioni concernenti la fisica ma non si pronuncia riguardo le nostre convenzioni. Cioè il principio fisico (quando è noto) permette di prevedere gli effetti una volta che siano note le cause. Che poi la nostra descrizione convenzionale di quegli effetti sia "fra un po'" in "accordo"
> con la descrizione che ne diamo "adesso", beh, quello dipende ovviamente dal significato che decidiamo di dare alle parole "fra un po'", "adesso"
> e "accordo".
> In ogni caso,
> se
> - dal punto x=0 del riferimento inerziale K partono simultaneamente due segnali luminosi, S+ indirezione x+, S- in direzione x-;
>
> - quando S+ arriva al punto x=d l'orologio O+, fermo in x=d, parte in conseguenza del fatto che esso è solidale a un motorino che proprio in quel momento inizia un moto di accelerazione (propria) a+;
>
> - quando S- arriva al punto x=-d l'orologio O-, fermo in x=-d, parte in conseguenza del fatto che esso è solidale a un motorino identico all'altro che proprio in quel momento inizia a muoversi secondo un moto di accelerazione (propria) identica all'altra, cioè a+;
> - O+ misura un intervallo di tempo tau+ da quando lui è partito da x=d a quando passa per il punto x=d+L;
>
> - dal punto x=L parte, in direzione x+, un segnale luminoso S1+ nel momento giusto tale da far sì che S1+ arrivi in x=d+L simultaneamente a O+;
> - dal punto x=L, simultaneamente a S1+, parte anche un altro segnale luminoso S1- in direzione x-;
> allora
> - O- misurerà un intervallo di tempo tau-=tau+ da quando lui è partito da x=-d a quando passa per il punto x=-d+L;
> - S1- arriverà nel punto x=-d+L simultaneamente a O-.
>
>
>
> Cioè, nel riferimento K, in sincronizzazione standard, O+ e O- partono simultaneamente e (sempre in K e in sincronizzazione standard), qualora i due orologi subiscano "le stesse cause", cioè siano accelerati da motorini identici, allora per i due orologi sarà "simultaneo" il momento in cui segneranno tau+.
>
>
> Direi che, secondo gli usuali significati che si danno alle parole "adesso" e "fra un po'" quando queste parole sono riferite ad eventi distanti, si possa dire che O+ e O- sono sincronizzati "adesso" (cioè quando ricevono, rispettivamente, S+ e S-) e sono sincronizzati anche "fra un po'" (cioè quando ricevono, rispettivamente S1+ e S1-).
Ho cercato di seguire questo tuo (complicato) esempio e, se ho ben capito, ti serve a confermare che in K i due orologi in moto "identico" sono sempre sincronizzati tra loro (cioè segnano lo stesso tempo se confrontati nello stesso istante di K). Bastava dire che nel loro moto i due O. incontrano gli orologi di K nei vari punti della loro traiettoria e ognuno di questi orologi di K verifica che i due O. accumulano lo stesso ritardo a causa del loro moto ma sono comunque sincroni. Su questo sono perfettamente d'accordo.
>
>
> Se poi si dicesse: "ma guarda che noi stavamo parlando di *sincronia* fra i due orologi, non di sincronizzazione", beh, allora la mia risposta direi che sia "cosa dovrebbe essere la sincronia fra orologi distanti"?
> Due orologi identici che emettono entrambi un segnale ogni secondo (misurato ovviamente da se stessi) diciamo che non sono sincroni se quello che si sta allontanando da me mi manda segnali a una frequenza minore di 1Hz mentre quello che si sta avvicinando me li manda a frequenza maggiore di 1Hz?
>
> E siccome prima erano sincroni (nel senso che mi mandavano entrambi segnali a frequenza di 1Hz), poi, a seguito di una stessa causa per entrambi, si sono messi in moto entrambi in direzione x+ e le due frequenze che ricevo ora non sono più uguali fra loro, dico che una stessa causa ha dato effetti diversi nei due orologi (rallentando il ritmo di uno e accelerando il ritmo dell'altro)
Ma che c'entra l'effetto Doppler: se fai le misure in condizioni diverse nulla di strano se ottieni risultati differenti.
Se vuoi verificare che i due sistemi (i due orologi) siano ancora nello stesso stato devi misurali con la stessa procedura. Nel tuo esempio in un caso lo strumento di misura si avvicina al sistema e nell'altro si allontana.
> imputando magari questa presunta discrasia al fatto che la sincronizazione standard sarebbe sbagliata (essendo eventualmente "giusta" un'altra sincronizzazione che qualcuno chiama assoluta)?
Nessuno ha detto che la sincr. standard è "sbagliata"; non può essere sbagliata se è vero che la sincronizzazione è convenzionale. Sto dicendo che dire, come molti sostengono, che sia la migliore o l'unica sensata è sbagliato. Se mi dici che quella standard rende più semplici i calcoli in molte situazioni, posso pure essere d'accordo. Le simmetrie semplificano i calcoli: in questo caso è la simmetria di Lorentz che la sinc. standard sancisce.
Tuttavia la sinc. standard è, a mio avviso, innaturale per motivi che ho già detto e non sto a ripetere. La sinc. assoluta (naturale) è migliore sia dal punto di vista didattico e sia, soprattutto, perché permette di chiarire situazioni in cui la relatività standard è confusa o non applicabile.
Ciao
MB
Received on Mon Jul 31 2023 - 11:05:29 CEST
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