Re: Corrente indotta nella spira muovendo il magnete oppure muovendo la spira

From: gino-ansel <ginoselmi_at_libero.it>
Date: Wed, 2 Aug 2023 08:11:27 -0700 (PDT)

Il giorno lunedì 31 luglio 2023 alle 00:50:05 UTC+2
Pangloss ha scritto:

> > ... complicano inutilmente le cose. Se guardi la figura 23.1 in
> > https://online.scuola.zanichelli.it/cutnellelementi-files/pdf/InduzElettromagn_Cutnell_Zanichelli.pdf
> > vedi che mettono un nucleo di ferro nella bobina (un terzo campo magnetico nel test !!!)
> > Oggi la sensibilità degli strumenti è tale che puoi vedere che succede muovendo un
> > magnete nei pressi del lato di una spira grandissima in modo che le variazioni del
> > campo magnetico significative interessino solo un tratto rettilineo di filo.
> > Fallo e vedrai che muovere il magnete (o il filo) dentro o fuori dalla spira (praticamente
> > inesistente) è indifferente come intensità (a parità di distanza dal filo) e che il segno
> > s'inverte. Non ti dà da pensare?
> No.

A me dice che l'interazione avviene "nei pressi del filo" e che sembra avvenire "nell'area della
spira" solo a causa della geometria degli avvolgimenti. Inoltre l'inversione del segno fra un lato
e l'altro del filo suggerisce un possibile "meccanismo" (qui troppo lungo da descrivere).

Sorrentino vorrebbe fare una prova con dati concreti, quindi a me pare animato da spirito
scientifico, non mi sembra una persona che si limita a voler imparare, altrimenti si fiderebbe
dei testi. Perciò mi permetto di ripetere che l'esposizione nel testo della Zanichelli ha spirito
educativo, non scientifico almeno stando a quanto si legge in un testo per licei scientifici
del Caldirola a proposito del metodo scientifico di Galileo che consiste nei seguenti punti:
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a) L’analisi preliminare del fenomeno che mette in evidenza la sua vera essenza fisica attraverso l’eliminazione di tutti gli aspetti secondari … guidata dal criterio di semplicità e dall’assunzione di alcune ipotesi … che potranno in seguito essere … mutate.
b) La progettazione e l’esecuzione di un esperimento …


c) L’elaborazione dei dati … attraverso grafici e tabelle e, se possibile, attraverso una relazione matematica che lega fra loro le grandezze utilizzate nella descrizione dei fenomeni … di solito un’equazione, costituisce la legge fisica che descrive il fenomeno considerato
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Io mi permetto di considerare che:
a) La "eliminazione di tutti gli aspetti secondari" meglio si realizza come ho suggerito.
c) "di solito" non vuol dire che l'equazione esiste né che sia sempre necessaria e comunque
viene "dopo".

Tempo fa chiesi a un fisico se poteva citarmi un caso in cui fossero state esattamente previste
per via di calcolo le caratteristiche di un motore asincrono: mi rispose che si poteva fare, ma
che sarebbe costato troppo. Gli asincroni si fabbricano in miliardi di esemplari e oggi i calcoli
costano assai poco, pertanto se fossero calcolabili con grande precisione credo lo si farebbe.
Magari quel fisico non era ben informato e forse qui qualcuno può soddisfare la mia curiosità,
ma con qualche dettaglio, non con un "Sono calcoli che si fanno" analogo al "No" testè ricevuto.
Received on Wed Aug 02 2023 - 17:11:27 CEST

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