Re: Relatività 001 - Muoni, intervalli invarianti,

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Sat, 16 Sep 2023 16:57:34 +0200

Bruno Cocciaro ha scritto:
> Fino a quel punto direi di aver risposto facendo uso esclusivamente
> di concetti che fanno parte dei fondamenti della RR. Fra questi il
> fatto che l'ente dt in RR viene *definito*. È vero che su questo
> punto non c'è unanime consenso, ma la posizione maggioritaria (su
> questo punto) è quella che ho esposto.
In fondo non mi meraviglia, ma proprio non capisci.
Come fai a scrivere una cosa del genere?
Io una frase come questa che hai scritto il 14, alle 23:11
> In realtà quello che sappiamo è che l'ente che viene detto delta t,
> in sincronizzazione standard, viene posto *per definizione* pari a
> delta t = Sqrt[(delta s/c)^2+(deltaTau)^2]
non l'ho mai trovata in nessun libro.
Potrebbe dipendere dal fatto che non sono aggiornato? Può darsi, ma
dimostratemelo.

Mi soffermo su "Spacetime Physics", che certo non è un testo standard,
solo perché è quello che Davide sta studiando.
Ma sebbene non sia affatto standard da altri punti di vista, sulla
definizione di t è assolutamente tradizionale.
Mette una quantità di orologi campione (tutti uguali) in vari punti
del suo rif. inerziale, e li sincronizza facendo partire un segnale
al tempo 0 dell'orologio "master" e regolando tutti gli altri a
segnare r/c, dove r è la distanza misurata con metodo radar.
Inutile dire che c = 299792458 m/s e più non dimandare.
Non una parola sulla convenzionalità di questa sincronizzazione, sulla
differenza tra velocità one-way e two-way.
Dopo di che dice tranquillamente che un evento è definito dalle sue 4
coordinate x,y,z,t.

Se non erro, tu non vuoi fare uso delle 4 coordinate (che è la ragione
principale per cui sono sicuro che non riuscirai mai a costruire un
pezzetto anche molto piccolo della fisica relativistica attuale).
Se c'è qualche libro che sia vicino al tuo approccio, faccelo sapere.
Io faccio una scommessa al buio: non ne troverai.

> Beh, dal tuo punto di vista, credo si possa dire che non l'ho
> capito.
> Dal mio punto di vista, il mio intervento aveva esattamente lo scopo
> di indicare a Davide alcuni punti basilari della RR che, a mio
> avviso, potrebbero aiutarlo a diradare la confusione.
Ecco un'altra ragione per cui credo che ti sbagli.
Spero che Davide non s'offenda, ma per come lo conosco mi pare uno
studioso "ingenuo".
Nel senso che ha già studiato relatività non so dove ma a un livello
credo introduttivo.
(E proprio per questo si trova a disagio con T&W.)
Non credo che abbia mai sentito parlare delle questioni che sai:
convenzionalità, ecc.
Non credo che nessuno dei testi che ha in programma di studiare lo
aiuterà in questo.
E viceversa: il tuo consiglio, ammesso che potesse e volesse seguirlo,
non gli sarebbe di nessun aiuto nel suo studio.

Con questo ho implicitamente risposto anche a Giorgio Pastore.
-- 
Elio Fabri
Received on Sat Sep 16 2023 - 16:57:34 CEST

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