Re: Relatività 001 - Muoni, intervalli invarianti,

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 17 Sep 2023 02:41:08 +0200

Il 16/09/2023 16:57, Elio Fabri ha scritto:
> Bruno Cocciaro ha scritto:
> > Fino a quel punto direi di aver risposto facendo uso esclusivamente
> > di concetti che fanno parte dei fondamenti della RR. Fra questi il
> > fatto che l'ente dt in RR viene *definito*. È vero che su questo
> > punto non c'è unanime consenso, ma la posizione maggioritaria (su
> > questo punto) è quella che ho esposto.
> In fondo non mi meraviglia, ma proprio non capisci.
> Come fai a scrivere una cosa del genere?
> Io una frase come questa che hai scritto il 14, alle 23:11
> > In realtà quello che sappiamo è che l'ente che viene detto delta t,
> > in sincronizzazione standard, viene posto *per definizione* pari a
> > delta t = Sqrt[(delta s/c)^2+(deltaTau)^2]
> non l'ho mai trovata in nessun libro.
> Potrebbe dipendere dal fatto che non sono aggiornato? Può darsi, ma
> dimostratemelo.

Qui manca un pezzo che ho dimenticato di mettere nell'altro post.
Quando dico che ho parlato solo di fondamenti della RR intendo che fra i
fondamenti c'è che il dt va definito (cioè non può essere misurato ma va
definito in termini di altre misure). Quello è l'aspetto fondamentale. È
secondario che la definizione si dia nella maniera usuale o nella
maniera equivalente che metto sopra.
Tu potrai dire che Davide potrebbe non sapere che le due definizioni
sono equivalenti e questo potrebbe metterlo in confusione.
Sì, può darsi. Ma la definizione usuale del dt avrebbe allungato la mia
risposta a Davide. Inoltre quella definizione del dt diciamo che calza
male nella RR "a modo mio". La definizione che uso sopra ci calza
decisamente meglio.
Il mio scopo non era cercare di aiutare Davide a muoversi bene nei testi
che sta studiando.
Era piuttosto invitare Davide a seguire la strada diversa che provavo a
indicargli.

Nel post del 15/9 ore 18:06 Davide dice
"non mi è chiarissimo il motivo per cui ha impostato il discorso in quel
modo rinunciando all’espressione tradizionale dell’intervallo
spazio-temporale e ponendo definizioni (credo) equivalenti ma diverse"

ritengo che lui voglia intendere che ha capito che definisco dt in
maniera "diversa (da quella usuale, cioè quella tramite fascio luminoso)
ma equivalente", però non caspisce perché lo faccia. Bene, se Davide mi
legge troverà sopra la risposta al perché lo faccio.
Era una domanda possibile la: "ma dt non si definisce come t_fin-t_in"?
E la risposta sarebbe stata: "sì, ma, tenendo conto di cosa si fa
sincronizzando mediante fascio luminoso e del secondo postulato, si
dimostra in maniera relativamente facile che le due definizioni sono
equivalenti. La definizione che metto sopra (che poi è la
sincronizzazione standard tramite trasporto uniforme di orologio) è
preferibile dal punto di vista didattico"

-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (Anonimo, attribuito a G. 
Apollinaire)
-- 
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Received on Sun Sep 17 2023 - 02:41:08 CEST

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