Il 25/09/2023 11:00, Dino Bruniera ha scritto:
> Leggo sempre con interesse i tuoi post, anche se non sempre sono in grado di capirli pienamente.
>
> Per comprenderli meglio mi sarebbe utile che tu mi spiegassi la differenza di "vedute" tra il "partito" dei convenzionalisti, del quale tu faresti parte, e quello degli anticonvenzionalisti.
Ti ringrazio per l'attenzione, ma temo di non poter esserti di aiuto.
Posso ripetere cose che ho già detto 100 volte e che avrai probabilmente
già letto. Non vedo cosa possa cambiare passando da 100 a 101.
Forse dovrei scrivere almeno un manualetto così che, se qualcuno volesse
provare a seguire il mio punto di vista, avrebbe qualcosa di organico su
cui basarsi. Non ne ho mai sentito l'esigenza, però, essendo questo un
consesso pubblico, potrebbe darsi che potrei trovare qualcuno interessato.
Ad ogni modo, in estrema sintesi, un convenzionalista ritiene che non
esista la maniera "giusta" di sincronizzare orologi distanti. Gli
anticonvenzionalisti ritengono che esista una sincronizzazione "giusta"
(generalmente la standard), cioè dettata in qualche modo dalla natura.
>> All'interno del mio partito la "mia corrente" (o, se vogliamo, la
>> corrente di Sarkar e Stachel)
>
> Inoltre vorrei che mi precisassi le "vedute" della tua corrente che, se ho ben capito, riguardano lo spazio-tempo di Minkowski.
tutti i convenzionalisti concordano nel dire che esistono infinite
possibili maniere diverse di sincronizzare gli orologi, tutte maniere
che danno luogo a formalismi diversi i quali hanno tutti lo stesso
contenuto fisico. Io dico che gli orologi si potrebbero anche non
sincronizzare e si potrebbe costruire un formalismo che avrebbe
anch'esso lo stesso contenuto fisico che si ha dal formalismo che fa uso
della sincronizzazione standard (o di qualsiasi altra sincronizzazione
accettabile). In tale formalismo non potrebbe comparire la variabile t
(che viene definita dal processo di sincronizzazione), per questo tale
formalismo, oltre a provare la convenzionalità della simultaneità (cioè
la non necessità della sincronizzazione standard né di qualsiasi altra
sincronizzazione), proverebbe anche che la RR si potrebbe formulare
senza fare uso dello spazio-tempo.
Però, anche queste ultime cose direi che siano pressoché inutili in
quanto, finché non mostro quel formalismo privo della t, sarebbero solo
mie opinioni indimostrate. Dovrei almeno mostrare il formalismo in un
"manualetto" che, in quanto tale, non mi farebbe sentire in obbligo a
mostrare _tutta_ la RR senza la t.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (Anonimo, attribuito a G.
Apollinaire)
--
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Received on Tue Sep 26 2023 - 23:00:08 CEST