E’ possibile verificare se due orologi lontani hanno lo stesso ritmo,

From: gino-ansel <ginoselmi_at_libero.it>
Date: Mon, 9 Oct 2023 05:28:23 -0700 (PDT)

vedi a pag 22 di
http://www.sagredo.eu/PI-14-fismod/Pisa-2014-fismod-2.pdf perciò,
se divergono, si può rimediare alzando o abbassando uno dei due.
Se poi si potesse contare sulla costanza del loro ritmo nel tempo e
grazie al moto di 370 Km/s del Sole in una certa direzione, sarebbe
possibile verificare la costanza di c (in una misura di sola andata)
misurata da un osservatore in movimento.
E’ vero che il GPS già conferma la costanza, ma una verifica in più,
molto semplice e facilmente comprensibile, credo non guasterebbe.
  
Mi dicono però che la rotazione della Terra distruggerebbe la sincronia
del ritmo, altrimenti garantita dall’attuale tecnologia. Peccato.
Espongo comunque il metodo a cui pensavo.

Ho due orologi A e B (che battono pari) su due colline in vista e la linea
che li congiunge si allinea (all'incirca)due volte al giorno con la direzione
del moto del Sole.
1-Quando si verifica un allineamento mando un segnale (impulso laser?)
che va da A a B azzerando il loro contatore di oscillazioni.
2-Da quel momento i due orologi viaggeranno separati del tempo di volo
fra A e B, ad es. se il tempo di volo corrisponde a 100 oscillazioni degli
orologi e se in un dato momento abbiamo 1.000.000 nel contatore di B,
avremo 1.000.100 in quello di A perché azzerato per primo.
3-Aspetto 12 ore, sarò allineato nella direzione opposta: i contatori
saranno andati avanti diciamo di un altro milione (e passa), quindi B
sarà a 2.000.000 e A a 2.000.100.
4-Mando un segnale che va da A a B che fa “memorizzare” il valore dei
due contatori (che poi andrò a leggere con calma)
5-Il contatore A non ha il tempo di progredire perciò leggerò ancora
2.000.100, se il tempo di volo è ancora 100, B progredirà di 100 e arriverà
anche lui a 2.000.100.

L’uguaglianza dei due contatori costituirebbe la verifica della costanza
della velocità dell’impulso (pur non calcolata) perché non avrebbe
risentito del fatto che B in un caso andava verso l’impulso in arrivo e
nell’altro che se ne allontanava.

Mi è stato detto che il ragionamento sarebbe corretto, ma che la mezza
rotazione della Terra avrebbe modificato il “ritmo” dei due orologi tanto
da annullare l’effetto atteso, però non mi hanno spiegato (o io non ho
capito) perché questo succede.

Sembrerebbe che questo avvenga per effetto delle Trasformazioni di
Lorentz, ma nel mio vecchio Caldirola leggo che "la durata di un
fenomeno visto in movimento risulta dilatata di (formula) rispetto
alla durata dello stesso fenomeno VISTO in quiete", ma io non VEDO
muoversi i due orologi, me ne sto seduto fra di loro e andrò a leggere
le memorie dei due orologi dove saranno stati scaricati i dati di mio
interesse. Quindi gli orologi non dovrebbero aver subito rallentamenti.
O forse il VISTO di Caldirola non ci voleva?
In effetti il contatore di un orologio non può essere diverso se consultato
da chi proviene da riferimenti diversi.
Se così fosse si dovrebbe applicare la formula?
Ma qual'è la v^2 che dovrei considerare nella formula? Gli orologi si
muovono entrambi a circa 370km/s più o meno la loro velocità dovuta
alla rotazione della Terra. Quindi per circa 6 ore la loro velocità aumenta
(o diminuisce) e per le altre 6 ore circa diminuisce (o aumenta).
Capisco che questo "circa" è un po' diverso fra i due orologi perchè uno
è davanti all'altro , ma mi sembrerebbe cosa di poco conto, è invece
questa la causa? Se così fosse sarebbe un conteggio complicato visto
che la v^2 cambia di continuo.

Ma è possibile che Caldirola si sia sbagliato?

Ad ogni modo anche questa desincronizzazione mi sembra verificabile
grazie al procedimento indicato dal prof. Fabri: lo si potrebbe eseguire
in continuazione durante le 12 ore e poi vedere l'andamento di ritmi dei
due orologi. E’ giusto?

Dopo 24 ore i due orologi tornerebbero sincroni?
Received on Mon Oct 09 2023 - 14:28:23 CEST

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