Re: Velocità della luce che mistero (per me)
Il 21/01/24 19:06, jenny ha scritto:
>
>
> Con velocità relativistiche, per esempio due astronavi che si muovono una contro l’altra : v1=0,5c e v2=0,8c . Abbiamo la tentazione di fare la somma delle velocità e cioè 0,5c+0,8c = 1,3c e quindi avremmo una velocità relativa superiore alla velocità della luce che è uguale ad 1
> Quindi per sommare le velocità relativistiche dobbiamo utilizzare una nuova formula e cioè :
> Vtot. = v1+v2/1+(v1*v2)/c²
Se la scrivi così:
Vtot. = (v1+v2)/(1+(v1*v2)/c²)
è meglio :-)
Le espressionu algebriche hanno delle regole precise circa la precedenza
delle operazioni e , avendo la moltiplicazione e divisione precedenza
rispetto alla addizione/sottrazione, una scrittura come
A+B/C equivale e A+(B/C).
....
> Questa formula spiega benissimo <matematicamente> del perchè non si possa superare la velocità della luce.
> E' come se rispetto alla luce tutti gli oggetti dell'universo stelle,pianeti, galassie siano <fermi>, solo la luce viaggia...
> Rispetto alla luce abbiamo un universo statico, dove è tutto fermo tranne la luce.
>
> Mi consentirete che una cosa è interiorizzare la formula matematica su esposta delle addizzioni delle velocità, ed altra cosa è interiorizzare/capire - fisicamente - questo fenomeno che all'apparenza va contro il cosiddetto buon senso.
>
> Giusto per non essere fraintesa chiarisco che non voglio dire che le cose non stanno in questo modo...dico solo che mi riesce difficile capire la cosa dal punto di vista fisico.
....
Una parte del problema sta nel modo con cui descrivi a parole la formula
e il suo significato (l'altra parte è nel fatto che nella nostra
esperienza quotidiana non sperimentiamo mai velocità prossime a c).
Dove sta il fraintedimento evidenziato dalla terminologia? Nel fatto che
parli di "addizione" e quindi di velocità totale.
Certo, se addizione vuol dire la normale addizione tra numeri la formula
relativistica sembra contraddirlo. Ma la formula non sta parlando di
somme tra numeri ma di come si ottienela velocità di un corpo in un
sistema di riferimento (sdr), conoscendo la velocità dello stesso corpo
in un altro sdr e la velocità di quel sdr rispetto al primo.
Di fatto è una formula che mette insieme velocità in sistemi di
riferimento diversi e quindi non c'è nessun automatismo che permetta di
dire che il risultato è una semplice somma. E' la fisica (==
esperimenti) che ci può dire se questo è vero o meno. Per basse velocità
risulta vero, per velocità confrontabili con c no. Perciò consiglio di
non usare il termine "addizione" delle velocità ma piuttosto
"composizione" o, meglio ancora, "trasformazione" delle velocità in sdr
diversi.
Dopo di che, occorre fare anche attenzione all' estendere la formula nel
caso limite di qualcosa che viaggi a velocità c in un sdr.
Qui vale quanto scritto da Giorgio B., ovvero che prima di applcare la
formula relativa al cambio di sdr, occorre chiedersi se esiste quel sdr.
E la risposta è negativa, Possiamo avree sdr con velocità vicina quanto
vogliamo a c ma mai esattamente c. Un po' come lo zero assoluto.
Giorgio P.
Received on Mon Jan 22 2024 - 09:48:27 CET
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