Bruno Cocciaro ha scritto:
> ...
Noto una svolta condizionamtamente positiva in questo sterminato
thread.
La svolta positiva consiste nel fatto che vi siete messi a discutere
di *che cosa si misura,* passo preliminare rispetto alle possibili
schematizzazioni teoriche.
Se uno non ha chiaro in che cosa consiste l'esperimento, rischia con
alta probabilità di costruire una schematizzazione inadeguata, il che
renderà inutili le considerazioni teoriche che ne seguono.
Il lungo avverbio "condizionatamente" sta a dire che secondo
l'impressione che ne ho tratto, nessuno qui conosce abbastanza bene
l'esperimento.
O per non averlo letto, o per non averlo capito.
Perché nessuno si senta offeso da questo giudizio, aggiungo che io
stesso, che l'ho letto con attenzione più di una volta, non credo di
averlo ancora capito.
Questo accade prima di tutto perché l'esperimento è ogetivamente molto
complessso.
Poi perché a mio parere gli autori (bielorussi e turchi) conoscono
male l'inglese, e anche se non fanno errori di grammatica o sintassi,
mi sembra che in diversi punti traducano in modo errato alcune parole.
di fatto rendendo poco comprensibile ciò che pensano e inducendo in
errore chi li legge.
> Se, per esigenze sperimentali (che non conosco, Pier Franco Nali
> parlava di sorgente messa in moto da un piezoelettrico,
A me pare che il moto della sorgente di cui parla Pier Franco non
esista.
Più esattamente, quel moto esiste nelle misure che vengono fatte (e
citate nell'articolo di cui stiamo parlando: "Novel Mossbauer... di
Yarman et al) per ricavare le curve di risposta degli assorbitori.
Dove però non c'è niente che ruota.
Che sia così, me lo conferma il fatto che le dette curve (fig. 2,
citate all'inizio di pag- 4) hanno in ascissa non una frequenza o una
l. d'onda ma una velocità.
Mentre le fig. 3 e 4, dove compaiomo dati sperimentali, in ascissa
portano le frequenze di rotazione del rotore.
Un commento per Bruno: intanto noncapisco perché scrivi "clock
ipotesi": o tutto italiano, o tutto inglese.
Ma soprattutto non concordo con la tua inerpretazione della clock
hypothesis.
Questa non si riferisce al comportamento di un qualche singolo
orologio. Asserisce invece che il tempo (proprio) segnato da un
oroloio *ideale* in moto qualsiasi dipenda solo dalla sua velocità,
non dalla sua accelerazione.
Gli orologi reali pssono avvicinarsi più o meno a questa condizione e
quindi possono essere considerati o no ideali, in riferimento a un
dato esperimento.
Ma la c.h. afferma che in linea di principio si possa approssimare,
con orologi reali, la condizione di orologio ideale bene quanto
occorre.
Per es. sono state fatte verifiche che il decadimento di muoni segua
la condizione di orologi ideali, facendoli decadere in volo in un
accleratore, dove la loro accelerazione è enermemente maggiore di g.
La vita media misurata in volo differisce da quella misurata in quiete
per il previsto fattore gamma, con una precisione che non so
riportare, ma molto alta.
Sempre Bruno:
> Ad ogni modo, tu lo sai quali sono i dati grezzi? Cosa si misura? La
> sorgente è ferma o si muove mediante piezoelettrico? E i risultati
> sperimentali in disaccordo con la teoria dove si trovano?
Perché non ti studi l'articolo?
Siccome ti conosco, so che se pensi di non sapere abbastanza fisica
per capirlo, avrai l'onestà inetellettuale di dirlo.
Ma allora non saresti neppure in grado di valutare se le
schemetizzazioni che state escogitando siano o no sensate.
Un ultimo commento generale.
Bruno sa (e anche altri forse lo sanno) che io ritengo necessario,
quando si parla di relatività, mettere al bando gli "osservatori".
Qui invece compaiono fin troppo spesso, il che ai miei occhi priva di
attendibilità tutta la discussione.
Chi non fosse al corrente del mio punto di vista può trovarlo
espresso con maggiore ampiezza al paragrafo "Mandiamo in pensione gli
osservatori" del mio Quaderno 16:
http;//www.sagredo.eu/Q16/lez03.pdf
Guardate se in tutto il thread sarebbe possibile e utile sostituire la
parola "osservatore" con "strumento di misura".
Se la risposta fosse negativa, dovremmo concludere che tutta la
discussione soffre di un vizio d'origine.
Avrei altro da dire, ma temo che sarebbe inutile, quindi me ne
astengo.
--
Elio Fabri
Received on Fri Feb 02 2024 - 16:40:01 CET