Re: Un piccolo esercizio di relatività (ristretta!)

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 4 Feb 2024 00:00:36 +0100

Il 03/02/2024 18:26, Elio Fabri ha scritto:

mi attacco al post di Elio perché è l'ultimo del thread che vedo pubblicato.
Grazie al recente post di Corda, che ringrazio, ho ritrovato rapidamente
il file sperimentale. Faccio riferimento a Can. J. Phys. 94, 780 (2016),
o, meglio, alla sua versione su arxiv che assumo identica.
Non so se ho sbagliato i conti che però sono banali, ma a me con

D=diametro dell'assorbitore=19 mm (in realtà questo sarebbe il diametro
delle finestre di berillio che impacchettano l'assorbitore, ma assumo
che coincidano e comunque non cambierebbe la sostanza);
sigma=densità superficiale dell'assorbitore=135 mg/cm^2;
ni=massima frequenza di rotazione=257 Hz;
R=raggio di rotazione=16.11 cm;

verrebbe che la forza centrifuga sull'assorbitore vale
F=Pi*(D/2)^2*sigma*(2*Pi)^2*ni^2*R=1.6*10^5 N
cioè 160 tonnellate che gravano sopra un assorbitore di 1.9 cm di
diametro che danno una pressione di
5.7*10^8 Pa= 5700 atmosfere.
Per quanto l'assorbitore sia un solido per il 90% composto di ferro, pur
non sapendo nulla di fisica dello stato solido, a me, prima di andare a
scomodare effetti relativistici, verrebbe il sospetto che l'assorbitore,
in quelle condizioni, possa sentirsi, come dire, un po' appesantito.

Qualcuno nel gruppo sa a quali pressioni un solido mediamente inizia a
dare effetti visibili sulle sue righe di assorbimento?

Io, senza sapere nulla, farei una nuova curva di taratura con almeno un
centinaio di tonnellate a gravare sull'assorbitore, per vedere se la
riga di assorbimento rimane sempre lì (non immagino se la cosa sia
sperimentalmente fattibile).
Perché, per come l'ho capita io, stiamo assumendo che un assorbitore
messo a pressioni dell'ordine di 5000 atmosfere mantenga la riga lì dove
ce l'ha a 1 atmosfera (o sotto vuoto se è sotto vuoto che viene fatta la
taratura).
In breve, non sarà che l'esperimento, più che informazioni su eventuali
violazioni della relatività (o di eventuali violazioni della clock
hypothesis), ci sta dando informazioni eventualmente utili per la fisica
dello stato solido?

-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (Anonimo, attribuito a G. 
Apollinaire)
-- 
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus AVG.
www.avg.com
Received on Sun Feb 04 2024 - 00:00:36 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:16 CET