Dall'astronave A sperduta nello spazio remoto ci si accorge
improvvisamente che ogni altra massa è sparita: non ci sono più stelle,
non ci sono più pianeti.
I motori sono spenti.
Qual è la velocità dell'astronave? Non possiamo saperlo perché la
velocità è relativa e in assenza di altre masse non c'è più alcun
riferimento né alcuna velocità.
Poi l'astronave A (di massa <m>) accende i motori (che erogano una
forza F).
Il secondo principio ci dice che l'astronave A (coi motori accesi)
accelera di una quantità pari ad a=F/m.
L'accelerazione c'è anche in assenza di qualunque riferimento.
E tutto questo è assolutamente inevitabile perché è stabilito dalla
formula stessa.
La forza F applicata alla massa <m> è (esclusivamente) quella erogata
dal motore e solo dal motore dipende (non dal riferimento).
La massa <m> è quella che è e non dipende dal riferimento.
L'accelerazione <a> (che da F e da <m> dipende) non può dipendere dal
riferimento, altrimenti il primo termine della F=ma non sarebbe
omogeneo al secondo termine.
L'accelerazione (a differenza della velocità) NON è relativa.
--
Luigi Fortunati
-Nonostante tutto il mio impegno non riesco a imporre alla mia ragione
l'accettazione dell'irrazionale.
-Despite all my commitment I can not impose on my reason the acceptance
of the irrational.
Received on Sun Oct 22 2017 - 21:34:19 CEST