Am 09.01.2014 15:44, schrieb Sergio Rossi:
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Primo caso: l'osservatore "vede" i due impulsi luminosi procedere
parallelamente verso la parete opposta.
Questo caso porta all'assurdo che, se così fosse, un osservatore esterno
alla cabina e capace di vedere all'interno come se fosse trasparente,
osservando l'impulso luminoso proveniente dall'esterno, "vedrebbe" che
questo si sta spostando in una certa direzione quando è fuori dalla
cabina per poi, improvvisamente, cambiarla appena questo fa il suo
ingresso nella cabina (infatti, ricordiamo che quest'ultima si muove di
moto rettilineo uniforme). Tale incongruenza nel moto del raggio
luminoso esterno non può che essere paradossale.
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Per un'analisi ben fatta aspetto qualcun altro, invece io tiro ad
indovinare. La risposta giusta e' che i due impulsi sono parallei per
l'osservatore interno.
La soluzione del paradosso: *se* per l'osservatore esterno "in quiete" i
due impulsi non sono paralleli dentro la cabina, questo succede senza
che l'impulso proveniente da fuori non cambi direzione (come detto sopra
non analizzo l'esperimento ideale nei dettagli; puo' darsi che invece la
soluzione sia che *anche* per l'osservatore esterno i due impulsi siano
paralleli: ma ho deciso di essere pigro ;-) ).
Come foro che fornisca l'effetto che hai detto tu potremmo pensare a un
lungo foro cilindrico in una parete spessa fatta di un materiale con
coefficiente di assorbimento pari ad uno (giusto per aggiungere un
particolare che ci rassicura sul fatto che l'esperimento ideale e'
fisicamente possibile)
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Received on Fri Jan 10 2014 - 22:27:07 CET