Re: Due domande sul determinismo di Laplace

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Sun, 12 Jan 2014 19:24:41 +0100

multivac85_at_gmail.com wrote:
...
> Un'altra domanda che mi chiedo è l'utilizzo di discorsi sul caso in
> biologia, soprattutto ad opera di Jacques Monod nel suo "Il caso e la
> necessità", da quello che ho compreso mi pare che pure in quel caso
> si parla di mutazioni casuali nel senso di una causalità solamente
> dal punto di vista di osservatori che non conoscono tutti i dati
> delle caratteristiche dei soggetti studiati, o sbaglio?

Sbagli, le mutazioni in generale sono casuali in senso oggettivo,
indipendentemente o meno dalla presenza di "osservatori"
(ovviamente, in condizioni sperimentali opportune, e' anche
possibile realizzare mutazioni ad hoc).

> Perché allora
> in quel caso neanche qui si dovrebbe parlare di casualità in senso
> ontologico e peraltro sarebbe perlomeno fuorviante affermare frasi
> come "Da un punto di vista scientifico la vita non era obbligata a
> sorgere sulla Terra" oppure frasi come "Se si riavvolgesse il film
> della vita sulla Terra e se lo si facesse ricominciare da capo dieci
> volte, si vedrebbero dieci storie tutte diverse, molte magari con gli
> homo sapiens assenti"

Mi sembrano affermazioni *idealmente* corrette, a parte il
fatto che non ha senso pensare di poter "riavvolgere il
film della vita sulla Terra".

...
> Volevo perciò sapere
> se anche nelle scienze biologiche di fatto è confutato o meno un
> determinismo laplaciano

Certamente.

> e come è utilizzato il concetto di caso e gli argomenti ad esso relativi.

Domanda troppo generale (comunque sarebbe meglio
rivolgerla ai biologi...)

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
Received on Sun Jan 12 2014 - 19:24:41 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:07 CET