Re: quesito su forza di Lorent e relatività

From: Tetis <713d18ed-607d-481b-9e57-53f3683a681c_at_googlegroups.com>
Date: Sat, 18 Jan 2014 17:35:27 +0100

cdalcin_at_libero.it ha detto questo mercoledì :
> Tetis ha scritto:
>> Assumo (mi corregga se sbaglio) che sia ai primi passi
>> sull'Elettrodinamica relativistica, ma che conosca gia' abbastanza bene
>> l'Elettrodinamica con le equazioni di Maxwell, e in particolare la legge
>> di Faraday in forma differenziale
>
> Spero non mi cacciate in malo modo, ma il mio livello è da quinta liceo!

Piuttosto ti chiedo dove avrei scritto le cose che mi attribuisci qua
sopra.


> Tetis ha scritto:
>> un campo magnetico variabile non induce "un campo elettrico".....

E questo poi?

> Credevo di poter dire: il campo elettrico presente in una certa regione dello
> spazio si può sempre considerare come somma di un campo coulombiano
> conservativo Es (calcolabile se conosco la distribuzione delle cariche
> elettriche) + un campo Eind non conservativo (calcolabile se conosco come B
> varia nel tempo nella regione). E' tanto sbagliato?
>
> Ciao, Carlo.

Le informazioni differenziali non bastano, come ti ha spiegato Tommaso
Russo, che mi pare hai calcolato poco, ti occorrono anche le condizioni
al bordo. Se del campo conosci la divergenza div(E) = rho(x,t) ed il
rotore rot(E) = -dB(x,t)/dt ma non il comportamento all'infinito non
puoi risolvere il problema di Cauchy associato. Inoltre è chiaro che
per ragioni di coerenza non puoi assegnare arbitrariamente rho(x,t) e
B(x,t) perché la carica è una grandezza conservata ed in generale la
variazione di carica in una regione è quindi associata ad una corrente
che genera campi magnetici e questi a loro volta generano campi
elettrici.
Received on Sat Jan 18 2014 - 17:35:27 CET

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