Re: Riflesioni sul concetto di forza

From: Luigi Fortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Thu, 26 Oct 2017 19:05:00 +0200

In questa "riflessione sul concetto di forza" non può mancare un
approfondimento sul "punto d'applicazione".

Nella forza esercitata da un corpo su un altro, il punto d'applicazione
è formato da uno o più punti esterni, cioè punti della superficie dei
corpi stessi.

Invece, se la forza è esercitata da un campo (su un corpo), i punti
d'applicazione sono TUTTI i singoli atomi (o le singole molecole) di
cui è composto il corpo, ma di quest'altro caso ne parlerò in seguito,
preferibilmente in una discussione a parte.

Per la forza da contatto tra corpi, possiamo prendere ad esempio la
forza del motore che non si applica a tutto il motore ma solo alla
superficie interna della camera di scoppio dove avviene l'esplosione
dei gas.

Tale esplosione provoca una pressione che è diretta in tutte le
direzioni e, di per sé, non avrebbe alcuna influenza sul moto
dell'astronave.

Però nel motore c'è un'apertura dove la pressione non viene esercitata
ed è quella da dove i gas fuoriescono.

In tal modo la pressione esercitata sulla parte opposta non è
bilanciata e questo crea una forza che spinge in avanti la superficie
di contatto anteriore della camera di scoppio.

Tale forza si propaga poi al resto del motore e a tutta l'astronave
attraverso i rigidi vincoli tra atomo e atomo e tra molecola e
molecola, con l'effetto di accelerare tutta l'astronave.

La "rigidità" dei vincoli mantiene costanti le distanze tra molecola e
molecola.

Ma laddove questi vincoli non sono rigidi (ad esempio nei posti dove
c'è una certa elasticità) la forza non si trasmette tra le molecole
lasciando inalterata la loro distanza ma le comprime e le distanze
intermolacolari vengono ridotte.

Questa compressione delle distanze è alla base degli strumenti che
erroneamente chiamiamo accelerometri e che in realtà sono dinamometri e
infatti misurano la forza indipendentemente da ogni accelerazione anche
perché l'accelerazione la possiamo misurare soltanto in relazione a un
altro corpo esterno.

Il dinamometro che misura la compressione e la dilatazione, ci consente
di misurare l'intensità della forza del motore dall'interno
dell'astronave senz'alcuna necessità di conoscerne l'accelerazione.

La presenza della forza del motore esiste oggettivamente al di fuori di
tutto ciò che può succedere all'esterno dell'astronave.

La sua accelerazione è rispetto alla sua posizione precedente e non
rispetto a ipotetici corpi esterni ininfluenti in assoluto sull'azione
del motore che esercita la sua forza proporzionata soltanto alla
quantità e alla velocità dei suoi stessi gas di scarico.

-- 
Luigi Fortunati
-Nonostante tutto il mio impegno non riesco a imporre alla mia ragione 
l'accettazione dell'irrazionale.
-Despite all my commitment I can not impose on my reason the acceptance 
of the irrational.
Received on Thu Oct 26 2017 - 19:05:00 CEST

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