Concetto di causa e stato attuale del "paradigma della complessità"

From: <multivac85_at_gmail.com>
Date: Tue, 11 Feb 2014 07:45:00 -0800 (PST)

Leggo nell'introduzione al seguente articolo di Silvano Fuso sul ruolo di causalità nella storia della scienza moderna:


http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=13008





"A distanza di oltre 13 anni, ritengo solo di dover un po' ridimensionare il ruolo delle scienze del caos e della complessità di cui parlo verso la fine dell'articolo. All'epoca in cui lo scrissi, il "nuovo paradigma della complessità" sembrava molto promettente e appariva imminente una vera e propria rivoluzione epistemologica. Oggi, nonostante gli indubbi e interessanti contributi forniti dalle scienze del caos e della complessità, certe estrapolazioni epistemologiche di essi appaiono un po' forzate."




In sostanza da quello che ho capito si riteneva alla fine degli anni '90 (l'articolo risale al 1997) questo paradigma del caos e dei sistemi complessi era ritenuto davvero portatore di una rivoluzione all'interno della scienza al pari di quelle della relatività e della meccanica quantistica, mentre più di recente pare che tali promesse sono state alquanto ridimensionate. Qualcuno di voi sa qualcosa di più su queste promesse mancate di rivoluzione? Sono state confutate ipotesi particolari relative a questo paradigma della complessità e se sì quali?


Per la cronaca faccio notare che nel seguente paragrafo Fuso afferma che è ancora possibile parlare di un determinismo nella MQ ma che il concetto di causalità è totalmente mutato rispetto agli altri campi precedenti della fisica:








"Ben diverso e il discorso per la mecca-nica quantistica. Essa e assolutamente incompatibile con una rigida visione de-terministica e mette fortemente in crisi I'idea tradizionale di causa. Questo suc-cede non perche la meccanica quantisti-ca sia una teoria intrinsecamente inde-terministica, come sovente viene affer-mato. Essa infatti a livello di singola funzione d'onda è perfettamente in grado di predire la stessa negli istanti successivi. Tuttavia la conoscenza della funzione d'onda ci consente solamente di calcolare una distribuzione di proba-bilità dei valori delle singole grandezze osservabili. L'impossibilita di previsioni certe e la necessita di ricorrere a previ-sioni statistiche non eliminano comple-tamente la causalità, ma ne modificano fortemente il significato. In meccanica quantistica si parla di <<determinismo statistico>>10 ed è stato proposto di sosti-tuire il termine <<causa>> con quello di <<influenza>>. <<Gli eventi A influenzano (in modo apprezzabile) gli eventi B se e solo se la frequen
za con cui questi si ve-rificano differisce (in modo apprezzabi-le) a seconda che si imponga o meno agli eventi di A di esistere>>11.



Altre serie difficoltà nel conservare il concetto tradizionale di causa si incon-trano di fronte alla cosiddetta <<non se-parabilità>> quantistica12. II concetto tra-dizionale di causa presuppone infatti la possibilità di isolare i singoli eventi e vedere quali tra essi sono correlati da un rapporto causale. La meccanica quanti-stica dimostra sostanzialmente l'impos-sibilita di concepire un evento isolato. Se <<tutto influenza tutto>>, si capisce come il concetto di causa svanisca."



Volevo perciò anche sapere da voi se questa esposizione della causalità in MQ è abbastanza precisa oppure se occorre compiere alcune puntualizzazioni per evitare fraintendimenti dovuti al bisogno di comunicare in modo comprensibile ai non esperti del campo questi aspetti di questo campo della fisica.

Ciao.
Received on Tue Feb 11 2014 - 16:45:00 CET

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