[it.scienza.fisica 06 Mar 2014] Loris Dalla Rosa ha scritto:
> .....(cut)
> Io lascerei al fisico esprimersi sul punto 2., chiedendogli se, secondo lui,
> la definizione di "passato" e "futuro", data da H. in 2), sia davvero
> "quella piu' conveniente".
Nel mio post precedente ho detto che stentavo a capire il senso del brano
di Heisenberg; particolarmente oscuro era per me l'uso fatto da H. della
parola "presente".
Nel frattempo ho potuto decrittare completamente tale brano, che intende
effettivamente divulgare il concetto di cono-luce nello spazio-tempo.
Ho messo in rete alcune figure tratte da tre diversi testi di relativita':
http://pangloss.ilbello.com/Tmp/wald_pag5.jpg
http://pangloss.ilbello.com/Tmp/light-cone_rindler.jpg
http://pangloss.ilbello.com/Tmp/light-cone_resnick.jpg
Occorre tenere ben presente che in RR la distanza spaziale e la distanza
temporale tra due eventi dipendono dal sistema di riferimento considerato.
In particolare la simultaneita' di due eventi (distanza temporale nulla)
e' un concetto relativo (e non assoluto come nella fisica newtoniana).
Rispetto ad un evento O lo spazio-tempo e' suddiviso dal cono-luce in tre
regioni:
- nella falda denominata "futuro" cadono gli eventi temporalmente posteriori
all'evento O rispetto a _qualsiasi_ sistema inerziale di riferimento;
- nella falda denominata "passato" cadono gli eventi temporalmente anteriori
all'evento O rispetto a _qualsiasi_ sistema di riferimento;
- nella regione esterna alla doppia falda del cono-luce cadono gli eventi
"spacelike", ossia quelli la cui distanza spaziale dall'evento O non
si annulla in alcun sistema di riferimento, in altre parole quelli che
avvengono "elsewhere" rispetto all'evento O in _qualsiasi_ riferimento
(invece gli eventi entro le falde sono "timelike" non potendo avere
distanza temporale nulla da O in alcun riferimento).
Nota come i testi di relativita' piu' tecnici e moderni (Wald e Rindler) si
esprimano appunto in questi termini: "spacelike" o "elsewhere".
Invece il testo divulgativo e vecchiotto (Resnick) si esprime proprio come
il vecchiotto Heisenberg, chiama tale regione "presente assoluto", suppongo
perche' tali eventi non appartengono al futuro o al passato assoluti.
IMHO questa terminologia e' fuorviante per il principiante, che potrebbe
pensare che gli eventi di tale strano "presente" siano eventi "simultanei",
fraintendendo completamente la teoria.
Consiglio i filosofi di evitare l'uso del termine "presente assoluto",
sostituendolo con il piu' appropriato termine "altrove assoluto".
--
Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Sat Mar 08 2014 - 11:03:12 CET