Re: onde em raddrizzate. Esistono ?
Am 31.10.2017 um 16:10 schrieb Gianluca:
> Il 31/10/2017 00:33, JTS ha scritto:
>> Prendo un campo elettromagnetico oscillante, e trascuro per il momento
>> il campo magnetico (mi fido di poter dimostrare in seguito che questo
>> si puo' fare)
>>
>> (Eq. 1)
>> E = 0 per t < 0
>> = E0*sin(\omega * t) per t > = 0
>>
>
> Ma l'equazione di partenza per il campo non era:
> E = E0*(1 + cos(\omega * t)) ??
I due esempi servono per due cose diverse. L'esempio con la cosinusoide
piu' una costante lo ho usato per far vedere che un campo
elettromagnetico consistente in una oscillazione raddrizzata puo'
esistere solo in una regione piccola dello spazio (poi i due termini,
oscillante e costante, variano in maniera diversa). L'esempio con la
sinusoide che inizia a partire da t = 0 lo uso adesso per discutere il
moto di una carica in un campo elettromagnetico oscillante.
Avrei anche potuto usare una sinusoide (o una cosinusoide) esistente per
tutti i tempi, ma volevo chiarire a me stesso cosa fare con la costante
di integrazione. Su questo punto rispondo piu' tardi a me stesso al
messaggio piu' in alto nel thread, credo infatti di aver capito come
argomentare per concludere che una carica si muove di moto oscillante
(senza drift).
>> Imposto l'equazione del moto di una carica q ferma all'istante t = 0
>> come hai fatto tu
>>
>> d2y/dt2 = (E0/(q*m)) * sin(\omega*t)
>
> La carica q non dovrebbe moltiplicare (E0/m)?
>
Mio errore. A volte mi concentro su un solo aspetto delle cose e
dimentico il resto, in questo caso, credo, ero concentrato sulla
dipendenza dal tempo e ho sbagliato il coefficiente di proporzionalita'.
>> 3) In fisica dei metalli non ho mai sentito di velocita' netta
>> impartita agli elettroni liberi da un'onda elettromagnetica incidente
>> ... e non so se questa sorta di "drift" che ho derivato possa essere
>> fatto sparire facendo una media sulla distribuzione iniziale di
>> velocita' degli elettroni.
>>
>
> Sui punti 1 e 2 non mi pronuncio.
> Però, per tornare più vicini al senso del post, direi di limitarci a
> indagare il comportamento di uno ione posto in una soluzione acquosa.
>
>
Come detto, sul punto 1) credo di conoscere un'argomentazione che porta
alla risposta (la risposta e' che il drift non c'e', c'e' solo
l'oscillazione). Mi rimane un dubbio sul punto 2). Scrivero' un
messaggio a parte.
il punto 3) (fisica dei metalli) mi e' servito come indizio per capire
che la mia soluzione iniziale aveva qualcosa che non andava. Per
descrivere la risposta degli elettroni in banda di conduzione alla
radiazione visibile si puo' usare una semplice approssimazione in cui li
si considera delle particelle classiche libere. Nella letteratura
scientifica che io conosco il drift che ho ottenuto dalla mia soluzione
non viene menzionato. Questo e' un indizio che il drift non esiste, le
cariche oscillano e basta.
Nota inoltre che il modello che stiamo discutendo per il comportamento
di uno ione in soluzione acquosa (particella classica carica e libera)
e' lo stesso modello che si usa per descrivere in maniera approssimata
il comportamento di ognuno degli elettroni di conduzione nei metalli.
Quindi avere presente qualcuno dei fenomeni che si osservano nel caso
dei metalli puo' servire a far notare eventuali errori nel modello.
Received on Fri Nov 03 2017 - 08:01:37 CET
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