gino-ansel <giselmi_at_alice.it> wrote:
> Cio' fatto chiediamo a Einstein che differenza ci sia fra lui e Lorentz e,
> secondo taluni, egli ci direbbe: <Una differenza enorme, Caldirola doveva
> scrivere *vista in quiete*, non *misurata in quiete* perche' al regolo non
> succede proprio niente, siete voi che lo vedete più corto se e' in movimento>
Non si capisce che cosa vorresti dire. "Al regolo non succede proprio
niente" è giusto. Se chi fa la misura è in quiete rispetto al regolo,
allora misura la cosiddetta "lunghezza propria"; se chi fa la misura è
in moto rispetto al regolo allora misura una lunghezza minore. Stop.
Il punto cruciale da capire è che per misurare la lunghezza di un regolo
in moto occorre determinare la posizione delle sue estremità NELLO
STESSO ISTANTE DI TEMPO. Però la simultaneità degli eventi non è
assoluta: dimenticarsi di questo porta a considerare paradossali
situazioni che in realtà non lo sono.
"Vedere" non c'entra nulla: se t'interessa sapere come verrebbe in
fotografia un regolo che viaggia a velocità vicina a c, questa è una
questione molto più complessa, vedi qui:
<
http://math.ucr.edu/home/baez/physics/Relativity/SR/penrose.html>
> - In Lorentz c e la velocità dell'osservatore si compongono, ma la
> contrazione del regolo ne annulla l'effetto.
> - In Einstein invece le velocità non si compongono e il regolo non si contrae
Non si capisce nulla, spiacente.
> Benissimo, ma *noi* vediamo il regolo contratto, come lo vede la luce?
Che cosa significa?
> Perche' qui mette l'accento sul 'visto' mentre prima no?
> Ed e' proprio giusto questo 'visto'?
Immagino che Caldirola usi "visto" come sinonimo di "misurato", forse
per evitare di ripetere "misurare" troppe volte. Vedi quello che ho
scritto sopra.
> Come mai gli orologi di Halele Keating ritornano sfasati rispetto
> ai nostri? Per non parlare del gemello viaggiatore!
Queste cose sono state discusse all'infinito qui e altrove, in rete
trovi decine di discussioni sul paradosso dei gemelli. Se hai qualche
punto specifico di queste spiegazioni che non comprendi, allora sarà più
facile (e breve) risponderti. Se sai l'inglese, una serie di spiegazioni
(forse anche troppe) fatta bene la trovi qui:
<
http://math.ucr.edu/home/baez/physics/Relativity/SR/TwinParadox/twin_pa
radox.html>
> Certamente un metro perde memoria delle sue oscillazioni cosi' come
> l'orologio portato a terra ritorna a battere normalmente, ma il suo
> *contatore* tiene memoria di quel che e' successo.
Questo tuo punto di vista è completamente fuorviante, IMO. L'orologio e
il regolo non cambiano.
> Percio' a me pare che si tratti di robe oggettive, mica di punti di vista.
Traduco le prime due righe della prima pagina che ti ho segnalato:
<<A volte la gente si chiede se la contrazione di Lorentz-Fitzgerald è
"reale" o no. [...] Risposta breve: la contrazione può essere misurata,
ma la misura dipende dal sistema di riferimento. Se questo la renda
"reale" o no ha più a che fare con il vostro modo di usare le parole che
con la fisica.>>
M.
--
Per rispondermi via e-mail togli l'ovvio.
Received on Sun Apr 06 2014 - 17:25:20 CEST