Re: massa

From: Aleph <weissenblau_at_gmail.com>
Date: Wed, 16 Jul 2014 06:16:51 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 15 luglio 2014 22:51:50 UTC+2, cometa_luminosa ha scritto:

> Il giorno marted� 15 luglio 2014 16:45:37 UTC+2, Aleph ha scritto:
>
> > Il giorno sabato 12 luglio 2014 13:36:06 UTC+2, BlueRay ha scritto:
>
> Si la conosco e l'avevo gia' studiata.
...
>





> When particles are moving, relativistic mass provides a very economical description that absorbs the particles' motion naturally. For example, suppose we put an object on a set of scales that are capable of measuring incredibly small increases in weight. Now heat the object. As its temperature rises causing its constituents' thermal motion to increase, the reading on the scales will increase. If we prefer to maintain the usual idea that mass is proportional to weight--assuming we don't step into an elevator or change planets midway through the experiment--then it follows that the object's mass has increased. If we define mass in such a way that the object's mass does not increase as it heats up, then we will have to give up the idea that mass is proportional to weight.>>
>


> Commento a quest'ultimo estratto: e che bisogno c'e' della massa relativistica? Nessuno perche' la stessa massa invariante di un corpo fermo aumenta se gli viene fornita energia (ad esempio riscaldandolo): E^2 = (CP)^2 + (mc^2)^2 quindi se la quantita' di moto complessiva p del corpo e' nulla (e non e' nemmeno necessario che il corpo abbia massa, puo' essere anche un sistema di piu' fotoni) si ha E = mc^2 dove m e' la massa invariante.
>

Prendi lo stesso esempio ed applicalo al caso di un gas perfetto (interazioni

nulle tra le particelle) composto da N particelle monoatomiche identiche.

L'energia fornita dal riscaldamento del gas se ne va tutta in un incremento

dell'energia cinetica media dei singoli atomi componenti.

La massa totale del sistema risulta essere, come dicevi, M = E/c^2,

d'altra parte, in questo caso si può scrivere:

M = Sum(1,N) mi(vi) = Sum(1,N) m0*gammai(vi) (1)

ovvero, se si applica la definizione di "massa relativistica", vale in modo

molto naturale l'additività delle masse e la massa totale M risulta dalla somma

delle singole masse relativistiche istantanee.

Non trovi carino il modo in cui la (1) mette insieme il "diavolo" (le masse

relativistiche microscopiche a secondo membro), con "l'acqua santa" (la massa

invariante macroscopica a primo membro)?




> Riguardo all'argomentazione su "massa relativistica = energia totale non porta piu' vantaggi del dire che massa invariante = energia a riposo" personalmente non sono d'accordo, in quanto, e qui appunto si tratta di gusti personali come hai detto, trovo piu' facile pensare in termini di energia, di come questa si calcola e di come le energie si sommano e soltanto dopo calcolare da questa le masse incognite, altrimenti faccio solo un "gran casino".


Per quanto mi riguarda, per una semplice ragione di simmetria, mi pare difficile che l'argomento di sopra possa togliere cittadinanza al concetto di massa relativistica, senza agire analogamente su quello di massa invariante.



Il punto centrale (come dicono bene Baez e soci) è che la stretta proporzionalità tra massa relativistica ed energia contenuta nella celebre relazione di Einstein non toglie nulla al fatto che questi due concetti siano stati introdotti storicamente in fisica in momenti diversi, con definizioni diverse e che abbiano per noi, anche oggi, un significato intuitivo diverso sufficiente a giustificare, se del caso, l'uso di entrambe.


Ma è chiaro che l'eventuale utilizzo della massa relativistica non è un obbligo ma una semplice facoltà da adottare se e solo se ne vede l'utilità in relazione a problemi specifici.

> Tu avevi gia' visto questo:
>
> http://www.df.unipi.it/~fabri/dialogo/dialogo.htm ?
>

Qualche tempo fa.

Saluti,
Aleph
Received on Wed Jul 16 2014 - 15:16:51 CEST

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