Re: Completezza della lista delle forme di energia e cosa le accomuna
Il giorno lunedì 4 agosto 2014 15:02:36 UTC+2, Pangloss ha scritto:
>
> Nell'articolo "Lavoro e calore TD" le varie definizioni (lavoro, energia
>
> interna, calore ecc.) sono presentate in modo ben distinto dagli assiomi,
>
> ossia dal primo e secondo principio della TD (basati sull'esperienza).
>
> E' vero che la _definizione_ TD del calore presuppone la validita' del
>
> principio di conservazione dell'energia (come enfatizzato dalla mia nota
>
> "ironica"), ma _nulla osta_ che il principio di conservazione possa essere
>
> sperimentalmente contraddetto. Ovviamente in questo (soggettivamente
>
> assai improbabile caso) il concetto termodinamico di calore (o di energia)
>
> subirebbe un drammatico colpo!
>
Da quello che mi pare di aver capito, dato che la tua definizione di calore (o di energia) presuppone la sua conservazione, mi verrebbe da dire che se il principio di conservazione dell'energia venisse sperimentalmente contraddetto il concetto di calore o di energia da te definito finirebbe tra i concetti scientifici "obsoleti" come l'etere luminifero o il flogisto in chimica in quanto scopriremmo che quella cosa che noi pensavamo ci fosse e che chiamavamo "energia" (con una definizione ben precisa) di fatto non esiste realmente.
Insomma dire che il principio di conservazione dell'energia è confutabile è da un punto di vista vero se si intende che il fatto che "una certa entità fisica misurabile detta energia rimane costante" è qualcosa di empiricamente confermabile o confutabile ma da un altro punto di vista bisogna precisare che, dato che è nella definizione dell'entità fisica detta "energia" il rimanere costante, una volta che scopriamo che quel principio non funziona più non possiamo più dire "l'energia non rimane costante" perché sarebbe una contraddizione nella frase allo stesso modo di "uno scapolo è ammogliato" o "una torre degli scacchi si muove in diagonale". Insomma se per descrivere una popolazione un gioco scopriamo che le regole presenti in tale situazioni non sono come pensavamo allora dobbiamo cessare di usare termini nella cui definizione quella regola era necessario citarla.
Tutto questo naturalmente è valido appunto a meno che non usiamo la definizione di "energia" in un modo che non sia più essenziale in essa il principio di conservazione (mi sembra però che le definizioni alternative senza principio di conservazione del tipo "capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro" o rischino di cadere in definizioni circolari o di non comprendere tutte le forme possibili). E' chiaro ad esempio che casi banali come "sole" la sua definizione non ha mai compreso la modalità del suo movimento o la sua composizione fisica e chimica, altrimenti dovremmo dire che Aristotele e Tolomeo credevano di aver visto qualcosa chiamato "sole" ma si sbagliavano perché quell'entità non aveva davvero quel movimento preciso intorno alla terra e non era composto di etere ma di idrogeno ed elio.
>
>
> Mi spiego meglio con un semplice esperimento (non mentale)!
>
>
>
> Un radiometro di Crookes esposto alla luce solare inizia a ruotare come
>
> se fosse spinto sulle facce annerite del mulinello (con grande sorpresa
>
> di Crookes, che si aspettava un effetto opposto dovuto alla pressione
>
> della luce). Il radiometro e' un sistema TD meccanicamente isolato, ma
>
> non adiabatico: l'aumento osservato della sua energia interna e' dovuto
>
> al calore assorbito dall'esterno sotto forma di irraggiamento (pertanto
>
> il bilancio energetico del primo principio e' in pareggio).
>
>
>
> Per mandare in crisi il primo principio propongo una chicca sperimentale
>
> poco nota. Mettendo il radiometro dentro un congelatore per alimenti, il
>
> mulinello inizia nuovamente a ruotare, ma in senso opposto al precedente,
>
> come se fosse spinto sulle facce riflettenti (provare per credere)!
>
> Salvo il contrario verso di rotazione le cose sembrano andare come prima:
>
> l'energia cinetica del mulinello aumenta, ma questa volta il sistema
>
> (meccanicamente isolato) non assorbe certamente calore dall'esterno, anzi
>
> semmai ne cede: come la mettiamo con il primo principio?
>
>
>
> P.S.: Per avere violato il principio di conservazione dell'energia mi
>
> candido al premio Nobel per la fisica. ;-)
>
>
>
> --
>
> Elio Proietti
>
> Valgioie (TO)
Ingegnoso l'esperimento! Infatti il principio di conservazione ha certamente un contenuto empirico ma sostanzialmente usa una definizione che in quanto tale è tautologica. E ciò non è per nulla un difetto, vedasi il mio esempio sopra della popolazione con "scapoli" o di un gioco da tavolo con "torri". Se il principio dell' "ortogonalità del moto della torre" venisse rilevato violato scoprendo una torre che va in diagonale non parleremo più di "torri" dato che prima avevamo definito come torre un "pezzo che si muove in orizzontale o verticale". Mi sembrava peraltro che il paragone del fisico con una persona che cerca di scoprire le regole di un gioco fosse già stato fatto da Feynman, lo trovo un paragone illuminante.
Ciao.
Received on Tue Aug 05 2014 - 22:00:23 CEST
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