Re: Impedenza di una Capacita'

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Thu, 07 Jan 2010 23:49:11 +0100

Nicola wrote:
> Ciao,
>
> scusate, se possibile, una mia ignoranza,
> o idiosincrasia, ma perche' l'impedenza di
> una capacita' [1/(j*omega*C)] e' 'inversamente'
> proporzionale alla frequenza di una tensione
> sinusoidale?

Dal momento che la derivazione rigorosa della fomula si trova un po'
dapertutto, immagino tu stia cercando un insight, una "spiegazione
intuitiva" di quello che succede.

Cerco di dartela con una via di mezzo.

Per definizione di capacita' C, se la ddp V applicata ai suoi capi e'
costante, si ha Q=VC.

Se la ddp varia lentamente nel tempo, abbiamo dQ/dt = C dV/dt.

Ma dQ/dt e' prprio la corrente che fornisce la variazione di carica:

i = dQ/dt = C dV/dt.

Se V(t) ha un andamento sinusoidale V_max sin (2 pi f t), dV/dt ha un
andamento cosinusoidale dV/dt = 2 pi f cos (2 pi f t).

Quindi il rapporto i_max/V_max (o, che e' lo stesso, i_eff/V_eff) e'
proporzionale alla frequenza. E la reattanza, che e' il suo inverso, e'
inversamente proporzionale.

In altre parole: V varia tanto piu' velocemente con t quanto piu' alta
e' la frequenza. La proporzionalita' e' diretta: se raddoppi f, la
velocita' di variazione dV/dt in ogni punto della sinusoide raddoppia
anch'essa. Quindi raddoppia anche la corrente di carica/scarica, e la
reattanza dimezza.

-- 
TRu-TS
La cultura costa.
Ma l'incultura costa molto di piu'.
Garcia Lorca
Received on Thu Jan 07 2010 - 23:49:11 CET

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