Re: Tempo assoluto o relativo?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 17 Oct 2009 18:11:18 +0200

"Ilmondo2001" <ilmondo2001_at_x-xyahoo.it> wrote in message
news:bfdgd5lic917f97mt621e9bh24vjlm614r_at_4ax.com...

> Mi pare impensabile che sia la velocit� dell'orologio biologico, del
> metabolismo, delle funzionalit� della fisiologia di Omero ad essersi
> effettivamente raddoppiata nel proprio sistema di riferimento in
> quanto il "tempo proprio" di ciascun sistema di riferimento non cambia
> e quindi anche quello di Omero resta identico a se stesso.

Non si e' raddoppiato nulla.
Le misure eseguite dall' "orologio biologico" di Omero, quale che sia il
significato delle parole "orologio biologico", sono strettamente legate
alle misure eseguite dall'orologio che Omero ha al proprio polso. Questo
se vogliamo parlare di fisica. Se si vuole parlare di chiacchere basate
su argomenti a me poco chiari, allora alle parole "orologio biologico"
si potrebbe dare un qualsiasi significato a me poco chiaro.

Quindi, parlando di fisica, Omero legge 100 libri ogni anno misurato dal
proprio orologio (non ha alcuna importanza se la misura e' stata
eseguita dall'orologio da polso o dall' "orologio biologico"), Ulisse
legge 100 libri ogni anno misurato dal proprio orologio.

Sempre restando fermi alla fisica (che contiene anche *esperimenti* che
confermano quanto si afferma nel seguito), Omero legge 2000 libri nei 20
anni (misurati dal proprio orologio) che sono passati dalla partenza di
Ulisse al suo ritorno, Ulisse legge 1000 libri nei 10 anni (misurati dal
proprio orologio) che sono passati dalla sua partenza al suo ritorno.

La relativita' e' chiarissima su tale punto. Gli esperimenti sono
altrettanto chiari.
Se "ti pare impensabile che ..." dovresti mettere alla luce quali
sarebbero i punti nei quali la relativita', a tuo avviso, sbaglierebbe
nel sostenere le affermazioni riportate sopra. Affermazioni che a me
paiono, oltre che chiarissime, anche "pensabilissime".

Ma non sara' certo la maggiore o minore "pensabilita'" di una certa
affermazione ad essere determinante (anche perche' cio' che a te pare
impensabile potrebbe sembrare pensabile ad altri). Cio' che e'
determinante e' l'esperimento.
E siccome l'esperimento sembra proprio in accordo con cio' che a me pare
pensabilissimo e a te pare impensabile, allora a te tocca anche mostrare
dove sarebbero gli errori di interpretazione degli esperimenti che a me
paiono suffragare cio' che io ritengo pensabilissimo ma tu ritieni
impensabile.

> Altra cosa � come i due *appaiono* muoversi ciascuno misurato secondo
> il sistema di riferimento dell'altro, ma anche i colori cambiano a
> seconda della colorazione degli occhiali che si indossano...

Ma *nessuno* parla di come i due "appaiono muoversi ciascuno misurato
secondo il sistema di riferimento dell'altro". Nessuna "apparenza". Solo
di misure si sta parlando. Ulisse ha misurato il numero di libri che ha
letto. Omero ha misurato il numero di libri che ha letto. La misura di
Ulisse ha dato esito 1000, quella di Omero ha dato esito 2000. Cosa
caspita ci sarebbe di "impensabile"? E cosa ci sarebbe di sbagliano
negli esperimenti che confermano quanto detto sopra?

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Oct 17 2009 - 18:11:18 CEST

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