Re: Tempo assoluto o relativo?

From: Dario de Judicibus <nospam_at_nowhere.com>
Date: Tue, 13 Oct 2009 13:59:52 +0200

"transumante" <davegirolami_at_gmail.com> wrote in message
news:4d0417b9-707f-4af6-84c1-8434fa862496_at_g31g2000yqc.googlegroups.com...
> Il tuo dubbio non e' un stupido. Forse ti puo' aiutare considerare
> questo. Considera l'esperimento relativo al paradosso dei gemelli.
> Ulisse misura 10 anni dalla partenza al ritorno sulla Terra, mentre
> Omero cronometra 20 anni. Supponiamo che siano ugualmente veloci nella
> lettura, e che sia Ulisse che Omero passano tutto il loro tempo a
> leggere. Se Ulisse nei suoi 10 anni di viaggio ha letto 1000 volumi,
> quanti ne avra' letti Omero nei suoi 20 anni sulla Terra? La risposta
> e' 1000

Di questo paradosso si � gi� discusso qui proprio a fronte di una mia
domanda e il risultato � che esso � spiegato, matematicamente parlando,
dall'integrazione della stessa equazione su due cammini differenti che hanno
gli stessi estremi nel continuo spazio temporale. Tuttavia tale integrazione
considera appunto lo spazio tempo un riferimento uniforme, ovvero non si
considera il fatto che lungo tali cammini gli orologi possono segnare valori
differenti se questi sono immersi in un campo gravitazionale. E cos� si
ritorna punto da capo: cos'� il tempo?

Per secoli si � cercato di definire spazio e tempo (e altre grandezze) a
fronte di metriche che usavano campioni ritenuti quasi immodificabili come
il metro o il chilo, ecc... Per secoli si pensava alla temperatura,
all'umidit�, alla pressione come potenziali modificatori di questi campioni,
per cui si proteggevano con molta cura. Poi si sono iniziate ad utilizzare
definizioni basate su costanti pi� "fondamentali", come la frequenza di
risonanza del Cesio. Ma se tutte queste quantit� danno valori diverse se
misurate in punti diversi dello spazio, quanto sono valide? Si dice che c �
la velocit� della luce nel vuoto perch� quello spaziale � "sufficientemente"
vuoto, ma allora non dovrei dire che il tempo dovrebbe essere misurato nello
spazio fra le galassie dove la gravit� � quasi nulla? Non sarebbe un
approccio analogo? E avrebbe comunque senso? Mi spiace se ho solo domande e
non risposte... :(

Dario de Judicibus
Received on Tue Oct 13 2009 - 13:59:52 CEST

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