Re: [MQ] Teoria della misura di Zurek
[lino.zamboni_at_gmail.com:]
> Ok, una interpretazione di una teoria non e’ una teoria, anche se
> estendere il criterio del “rasoio di Occam” ad una interpretazione mi
> procura qualche prurito
Capisco benissimo. E tuttavia, quello e` proprio il campo di
applicazione principale del Rasoio, anche se non ci si pensa
quasi mai. Dopo tutto, se due teorie sono proprio "teorie"
perche' sperimentalmente distinguibili tra loro, prima o poi
si riuscira` a capire qual e` quella giusta e quindi il
Rasoio serve fino a un certo punto. Invece, data una
qualunque teoria, di solito e` facile derivarne infinite
altre sperimentalmente indistinguibili dall'originale (e che
quindi potremmo chiamare interpretazioni), inventando
complicazioni aggiuntive inutili e inosservabili. Dato che
normalmente nessuno ha interesse a fare una cosa del genere,
non c'e` bisogno di tirare in ballo esplicitamente il Rasoio:
il comune buon senso evita a priori che insorgano queste
situazioni. Tuttavia, puo` occasionalmente insorgerne il
bisogno quando la teoria inutilmente complicata non e` stata
scartata a priori perche' per qualche motivo e` stata
formulata prima di quella semplice. Un caso emblematico e`
quello dell'etere. Nonostante spesso si dica che la sua
inesistenza e` stata dimostrata sperimentalmente, in realta`
a essere stata smentita e` solo una certa idea di etere
basata su idee pre-relativistiche. Una volta accettata la
teoria della relativita`, ridiventa tranquillamente possibile
definire un etere che quadra con gli esperimenti essendo
inosservabile. Ad esempio, si potrebbe sostenere che l'etere
coincide con il riferimento della radiazione cosmica di
fondo. Se modernamente si dice che l'etere non esiste (fino a
prova contraria) perche' non c'e` prova che esista, in
sostanza si sta usando il Rasoio.
> Vorrei cercare, a scopo autodidattico, di fare una breve sintesi, solo
> di alcuni punti del paper di Zurek. Sarei grato a te o a quanti
> avranno voglia di correggermi e farmi capire qualche cosa di piu’.
Vorrei, ma per farlo sto rileggendo il paper un po' piu'
attentamente e mi sto rendendo conto che Zurek dice anche
cose alquanto sbagliate (sulla MWI, perche' non mi stupisce?)
che ad una prima occhiata mi erano sfuggite, per cui mi e` un
po' difficile entrare nei dettagli della decoerenza (e
soprattutto di come Zurek la presenta) senza mettere qualche
puntino sulle i, il che pero` richiede tempo.
Se hai la pazienza di aspettare...
Ciao
Paolo Russo
Received on Fri Dec 01 2017 - 20:11:37 CET
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