Re: Fluido in pannelli solari

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Tue, 22 Sep 2009 14:22:44 +0200

AleTV ha scritto:
> Ho dei vecchi pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria
> che adoperano come fluido la normale
> acqua (con il suo bel calcare...) dell'acquedotto.

ma sei sicuro ? A che latitudine vivi ?
Da me l'inverno la parte esterna dell'impianto congelerebbe
(salvo poi magari esplodere quando il pannello dovesse
scaldarsi all'una di giorno e i tubi in ombra restassero
gelati).
Cmq se vivi dove il gelo non esiste mai, l'acqua non �
malaccio (salvo non potere usare i problemi in estate,
perch� bolle troppo bassa).

Un discreto fluido � il glicole etilenico (lo stesso del
parafl� dei radiatori ... strano ?), che di suo costa
abbastanza poco, ma � venduto sopra prezzo.
Cmq bolle a 200� e congela ben sotto zero, indi garantisce
la salute delle pompe (se non hai un sistema a circolazione
naturale) perch� rimane sempre liquido.

Per l'acqua, additivi anticalcare ce ne sono molti. Va bene
il sale sodico dell'EDTA, e se hai tubi in metallo, anche i
polifosfati (che oltre ad addolcire sono abbastanza
protettivi dalla corrosione del metallo).
Salvo saperne parecchio, consiglierei a formulazioni pronte
allo scopo (che di solito includono additivi per varie
funzioni, tra cui appunto anticalcare, antimuffa, inibitori
di corrosione etc).

Usando antimuffe generosamente dosati e disinfettanti di
lunga durata, persino uno sciroppo di acqua e zucchero funge
bene (per� lo zucchero tende a caramellare e ingiallire se
le temperature eccedono troppo i 100�. Ma la soluzione
(bella concentrata) non bolle facilmente, per cui i tubi non
dovrebbero scoppiare manco col solleone. Bisogna per� vedere
se i tubi stessi e le guarnizioni sono progettati per
lavorare a T del fluido sensibilmente maggiori di 100� (non
� scontato).

Dovresti descrivere un po' meglio i materiali dell'impianto
ciao
Soviet

> Qualcuno mi consiglia con cosa potrei sostituirla/integrarla per avere
> un fluido capace di scaldarsi di pi� a parit� di energia solare che
> "batte" sui pannelli?

questo punto l'ho glissato, ma non � particolarmente critico.
L'anello debole, il collo di bottiglie, � l'efficienza della
superficie nera captante (quanto assorbe e quanto riemette)
e l'isolamento termico del circuito caldo esterno (all'aria,
incamerato in aria, incamerato sotto vuoto). Il fluido
vettore trasporta praticamente tutto quanto riceve dalla
piastra captante.
Che poi il fluido, a pari calorie ricevute, raggiunga
temperature alte o basse, di solito non � un parametro molto
significativo in condizioni di esercizio reali.
Ammettiamo che il vettore abbia calore specifico molto basso
(e quindi si scaldi molto) : beh quando arriver� alla
serpentina di scambio fluido acqua, la sua alta T croller�
di schianto per la stessa ragione (basso calore specifico).
Quel che conta � quante calorie trasporta, ma ci� dipende
dalla piastra captante non dal fluido stesso.

Anzi, se consideri che pi� � caldo il fluido e pi� dissipa
nel tragitto esterno, � meglio avere un fluido tiepido
quanto basta ad alto calore specifico, che cede meno in
proporzione.

Anche la glicerina non � malaccio (ma � viscosa da paura, e
le pompe adatte al glicole etilenico potrebbero fare molta
fatica).

> Ora che l'autunno � alle porte vorrei migliorare
> la resa dei miei (vecchi) pannelli.

Considera di ridipingerli con vernice migliore, se sono in
lamiera annerita ... se sono in TiNOx, dovrebbero essere
efficienti (basta una bella pulita).
Ciao
Soviet
Received on Tue Sep 22 2009 - 14:22:44 CEST

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