Re: Fuori-uscita da tubi capillari
EF ha scritto:
> "Soviet_Mario" ha scritto
> ...
>
>> Naturalmente (idratazione a parte), uno scopo di questa vaporizzazione
>> � il raffrescamento delle superfici illuminate (infatti se tocchi una
>> qualsiasi foglia verde illuminata � parecchio pi� fredda di un
>> qualsiasi sasso, anche chiaro, nel medesimo ambiente, o di un muro o
>> altro materiale non termoregolato).
>
>
> Curiosit�: una conseguenza diretta del fenomeno � il tenersi ben lontani
> dalle zone boschive da parte di noi piloti d'aliante.
Logico, anche se mai pi� l'avrei immaginato (nonostante
avrei avuto elementi per intuirlo).
Immagino sempre termali ascendenti (da pietraie o rocce
scure), e chiss� perch� mai zone di ricircolo in discesa.
Chiss� se il fenomeno di cui parli avviene solo in territori
"misti", con spot caldi e freddi.
Chiss� in zone a vastissima copertura boscosa omogenea, come
si muove l'aria ... Forse non si muove molto per questa
ragione del raffrescamento relativo, e si limitano a
formarsi nubi basse che poi fanno ripiovere parte
dell'evaporato sui boschi medesimi.
In effetti, non ricordo con precisione dove e il dato, ma
avevo sentito in un documentario che una parte significativa
(quanto ? mah) delle precipitazioni delle giungle enormi
equatoriali (pluviali) si formano da acqua endogene
preesistente in zona, evaporata dalle piante e che
ricondensa senza migrare altrove (pur non essendo un ciclo
localmente chiuso ovviamente)
> Si possono
> incontrare, a seconda delle condizioni meteo, discendenze da 0,5 a 7-10
> m/sec! Per altro, poich� se una massa d'aria scende, l� vicino deve
> essercene una che sale, cominciamo a ispezionare le zone adiacenti i
> boschi alla sua ricerca.
> Scusate la divagazione.
era interessante cmq
ciao
Soviet
> Enzo Franchini
Received on Wed Sep 16 2009 - 16:24:08 CEST
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