Re: supernova e menagramo

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 02 Sep 2009 21:38:26 +0200

"Martina La Strega" ha scritto:
> Dunque, ho letto sta cosa che una supernova puo' diventare piu'
> luminosa di tutta la galassia che la contiene. Se ho capito bene ed e'
> vero, questo significa che chi si trova per un bel po' di anni luce
> intorno ad una supernova viene fritto ed arrostito senza scampo. Visto
> che la via lattea contiene cento miliardi di stelle, le supernove
> dovrebbero esservi frequenti, percio' com'e' che come specie umana
> stiamo qui gia' da qualche milione di anni e non siamo stati gia'
> fritti e rosolati?
Facciamo un piccolo conto.

Supponiamo che al massimo una supernova raggiunga una magnitudine
assoluta -20, ossia 24 volte inferiore al Sole. Cio' significa che la
sua luminosita' e' pari a 4 miliardi di volte il Sole.
A che distanza ci risultera' luminosa quanto il Sole? Semplice: a una
distanza in UA data dalla radice quadrata di 4 miliardi, ossia circa
60000 UA, ossia 0.3 parsec.
La stella piu' vicina che ci e' nota dista oltre 1 parsec, il che e'
quanto dire che entro 0.3 parsec o piu' *non ci sono stelle* che
possano diventare supernovae.
Quindi non corriamo nessun rischio.

Inoltre le supernovae galattiche non sono tanto frequenti: l'ultima
e' stata vista nel 1604 (la supernova di Keplero).

Il fatto e' che e' difficile farsi un'idea delle scale delle distanze
astronomiche...
      

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Sep 02 2009 - 21:38:26 CEST

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