David ha scritto:
> Il Tue, 01 Sep 2009 00:16:10 +0200, Soviet_Mario ha scritto:
>
>> Per questo penso che l'unica soluzione sia la didattica non
>> pi� classe-oriented, ma materia-oriented, stile
>> anglosassoni. L� se non superi il "mio" corso affari tuoi, o
>> lo ripeti o non hai la certificazione, ma in compenso puoi
>> proseguire il percorso altrove senza che possa/debba/voglia
>> sbarrarti la strada. Maggiore libert� per tutti, e maggiore
>> responsabilizzazione delle scelte
>
> Secondo me si correrebbe il concreto rischio di annullare alcuni
> insegnamenti intrinsecamente pi� difficili a favore di ciarlatanerie
> discorsive dove anche un asino bene o male riesce a combinare qualcosa.
non � un rischio, sarebbe solo preselezione.
Credo che in un mercato efficiente (ossia se lo diventasse)
una risorsa rara finisce per essere ben remunerata,
instaurando un feedback negativo che fa raggiungere un punto
di pareggio tra domanda e offerta che oggi si vorrebbe
tenere artificiosamente alto.
Che poi questo pareggio si raggiunga su numeri minori, ben
minori, di oggi concordo.
Ma non ne faccio un dramma quantitativo.
Serve MOLTO di pi� al paese produrre 10 fisici o 10 chimici
molto validi (che sappiano progettare e far funzionare ad
es. un qualche impianto) che non averne 100 mediamente
incapaci, se capisci la logica che intendo.
> Ad esempion, un corso appena serio di fisica dovrebbe comprendere anche
> esperienze di laboratorio, il che fa lievitare i costi.
questo si, � un problema di difficile soluzione nell'ottica
del risparmio
> E' assai probabile
> che un dirigente scolastico, sempre alle prese coi bilanci, finirebbe per
> trascurare tali tipi di corso.
Non so come finirebbe. I casi sono due
O queste materie SERVONO realmente al paese, nel senso che
si crea una domanda di figure relative, e allora forse
realmente anche i privati potrebbero partecipare finansiando
(elemosine per carit�), ma non a pioggia, soldi con preciso
vincolo di uso, o donazioni di materiali,
oppure la domanda non si crea perch� se ne fa a meno ...
Beh, allora muoia sansone con tutti i filistei. Chiudiamo
bottega e pace. Vincano i migliori
> Parlare poi di scelte responsabili da parte degli studenti � come parlare di
> cammelli ad un esquimese.
Anche qui, nessun dramma. 1) se uno si vuole fare del male,
che si faccia del male. La libert� e la responsabilit� sono
due facce di una sola medaglia. Ma soprattutto 2) queste
cazzo di famiglie, oltre che a protestare, ci staranno pure
a fare qualcosa o no ? Mi pare assurdo partire dal
presupposto che un ragazzo sia abbandonato a s� stesso e che
chi di dovere se ne lavi le mani. Se poi i genitori non lo
consigliano per il verso giusto, nuovamente, evviva il
Darwinismo.
> L'unico criterio di scelta sarebbe: "qual'� il
> corso dove si studia meno e si passa di pi�?". Ma questa e una sensazione
> mia, magari sbagliata.
No no, non � sbagliata. Hai ragione.
Ma queste storture di fondo sono parte del problema da
raddrizzare. Imho non serve pi� a niente offrire carote,
quel che manca oggi � il randello (per i somari) e premi,
remunerazioni congrue, anche e soprattutto quelle, e solo
per i meritevoli.
E' sacrosanto che se uno sceglie male per puro comodo, in un
futuro paghi lo scotto, e chi ha sgobbato, si trovi aperte
delle strade ad altri precluse.
Ma tanto sono parole al vento, le leve di comando non le
asegneranno mai ai meritevoli, solo ai paraculati
ciao
Soviet
> David.
Received on Thu Sep 03 2009 - 00:51:17 CEST
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